Fase 2: sindaco Trapani, ‘assistenti civici? Fesseria, Boccia torni al Consiglio comunale’

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Palermo, 30 mag. (Adnkronos) – “Spiagge libere come stabilimenti balneari con “delimitazioni” a segnare gli spazi e volontari della Protezione civile per assicurare il rispetto delle norme di distanziamento sociale e “un più diretto contatto con le forze dell’ordine”. Eccola la ricetta del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, per assicurare a residenti e turisti “litorali sicuri e in salute” nella sua città ormai Covid-free da settimane. “I volontari della Protezione civile sono una cosa ben diversa rispetto alle 60mila giubbe azzurre che vuole fare il ministro Boccia, che solo per questa proposta secondo me andrebbe bocciato definitivamente. A vita”, dice all’Adnkronos senza usare giri di parole.  Il motivo? “Come fai a mandare in un contesto sociale dove la gente è stanca, delusa e spesso arrabbiata, persone che prendi dall’ufficio di collocamento, che non hanno un minimo di formazione? Prendi questi disoccupati, metti loro una maglietta e dici ‘vai in spiaggia e al mercato’. E se trovano una testa calda? Di che parliamo? Mi sembra una telenovela”. Al contrario per il sindaco di Trapani occorre “potenziare forze dell’ordine e personale della Protezione civile, gente formata, abituata a simili interventi, a gestire situazioni difficili”. Ecco perché ‘l’esercito’ dei 60mila assistenti civici annunciato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, è “una proposta inefficace, fatta da uno che forse non ha mai amministrato, che probabilmente non ha avuto mai un rapporto diretto con i problemi delle città e che farebbe bene a tornare sui banchi del Consiglio comunale prima di sparare fesserie”.  Al contrario i volontari di Protezione civile a cui pensa Tranchida per ‘pattugliare’ le spiagge servono per “prestare un primo soccorso, per richiamare un po’ l’attenzione dei cittadini e per avere un immediato collegamento con le forze dell’ordine. Così – sottolinea – se trovi una testa calda, cosa che può succedere perché la gente è esaurita e stanca, puoi subito intervenire con una divisa che incute rispetto prima ancora che timore. Stiamo parlando di tutela della salute, non si può continuare con gli spot. Oggi, al di là della voglia di evadere, per chi decide di andare in vacanza o, meglio, per chi se lo può permettere, perché in tanti anche tra i professionisti sono diventati poveri, la prima necessità è quella di andare in un posto che sia bello, ma prima ancora sicuro. Allora anche una spiaggia libera deve essere offerta in sicurezza, tanto al turista quanto ai residenti. La verità, però, è che, siccome è responsabilità del sindaco, i nostri governanti se ne fregano”. 

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