Eni: procura Milano chiede archiviazione per Descalzi e altri su caso Congo (2)
(Adnkronos) – Secondo la ricostruzione dell’accusa, dalle risultanze investigative sono emersi elementi indicativi del fatto che Roberto Casula, Alexander Haly e Maria Paduano (per i quali si chiede l’archiviazione) abbiano garantito a Denis Gokana – pubblico ufficiale della Repubblica del Congo in quanto presidente di Société nationale des petroles du Congo (Snpc) e successivamente Special advisor per gli affari del petrolio del presidente del Congo Denis Sassou Nguesso – “utilità economiche” consistenti nella cessione da parte di Eni a società private congolesi, riconducibili a Gokana, di quote di permessi di sfruttamento petrolifero relative ad alcuni giacimenti, quale corrispettivo per la concessione a Eni da parte del governo della Repubblica del Congo del rinnovo dei permessi e per l’attribuzione del 23% della licenza Marine XI a favore di World natural resources limited (Wnr) da parte di Africa Oil&Gas corporation (Aogc), società anch’essa riconducibile a Denis Gokana. Casula era ai vertici di Eni, Paduano era amministratore di Wnr così come Haly.
In cambio di un presunto occhio di riguardo, ossia di presunti permessi a condizioni più vantaggiose contrattuali e tributarie, Eni avrebbe “riconosciuto a favore di Denis Gokana utilità consistite nella cessione di quote di sfruttamento dei predetti permessi, stimate complessivamente da Eni in circa 77 milioni di dollari” attraverso quote di partecipazione. L’ipotesi a carico di Claudio Descalzi, concerne gli affari intercorsi tra Haly e la moglie dell’ad di Eni, in particolare, Haly e Ingoba sono stati soci della società lussemburghese Cardon Investment almeno fino all’8 aprile 2014, quando Haly acquistava da Ingoba la sua quota. Cardon possedeva tutte le azioni della holding Petroserve la quale, attraverso alcune controllate, ha fornito servizi logistici e di trasporto a varie società del gruppo Eni operanti in diversi paesi africani fino almeno al 2018.
Oltre all’omessa dichiarazione del conflitto d’interesse da parte di Descalzi, veniva ipotizzato che l’acquisizione di quote del giacimento Marine XI in capo alla società amministrata da Haly, cioè Wnr, fosse parte dello scambio di favori avvenuto tra Eni e Gokana, e vedesse il coinvolgimento anche degli interessi di Madeleine Ingoba. Quanto all’ipotesi dell’omessa dichiarazione del conflitto d’interessi in capo a Descalzi, si rileva che il conflitto d’interessi rilevante ai fini della ricorrenza degli obblighi si deve manifestare “al momento dell’esercizio del potere deliberativo” del cdA.
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