Deejay morta: scontro tra Pm e famiglia, Procuratore ‘ricostruzioni grottesche’/Adnkronos (4)

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(Messina) – Ma la Procura resta ferma sulle sue posizioni. Secondo i pm la donna”si è uccisa lanciandosi dal traliccio” ai piedi del quale è stata trovata senza vita. E, con ogni probabilità, prima di uccidersi avrebbe strangolato il figlio Gioele di 4 anni, poi ritrovato nel bosco il 19 agosto. Dunque, nessun duplice omicidio. Ecco perché la Procura di Patti (Messina) ha chiesto al gip l’archiviazione. “Nessun estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto”, come dice la Procura di Patti. E ancora: “Tutte le indagini tecniche svolte hanno permesso di accertare come Viviana, senza ombra di alcun dubbio, si sia volontariamente lanciata dal traliccio dell’alta tensione, con chiaro ed innegabile intento suicidario”, spiega Cavallo. La Procura esclude anche “la presenza di lesioni” sia prima della morte che post mortem “causate da animali” sulcopro di Viviana. Ed esclude, inoltre, “lesioni o comunque segni riconducibili all’azione violenta di soggetti terzi”.

Dalle intercettazioni emerge che i familiari sapevano dei problemi psicologici della donna. “Lei era malata, diceva sempre che mi sarebbe successo qualcosa a me e al bambino. A me e al bambino. Aveva sempre queste paure allucinanti, delle paure pazzesche”, diceva Daniele nelle intercettazioni visionate dall’Adnkronos. E aggiungeva: “Secondo me gli è scoppiato il cuore… – dice senza sapere di essere intercettato – gli è venuto un attacco cardiaco… troppo caldo, troppo…”. L’amico, Tonino, gli diceva: “Sì, ma c’è qualcosa che non va, secondo me, dico…”. E Daniele: “Sì, perché non si trova il bambino, quella è una cosa strana”. E aggiunge: “Mi stanno massacrando, per quello che mi dicono… io non leggo niente”. E l’amico: “Tipo che la colpa è tua. Ma che cazzo…”. Il marito della donna replicava: “Che cattiveria. Ma che ne sanno le persone di quello che ho passato io”. “Non si è voluta fare aiutare, io ho fatto il possibile, ma…”. Quando l’amico gli prospettava l’ipotesi che qualcuno possa avere preso il bambino, che poi verrà ritrovato solo il 19 agosto, Daniele diceva: “A me sembra difficile, perché lei era malata, capito? Aveva questo problema qua, di persecuzione, hai capito? Si spaventava che…”. “Le è venuto qualche attacco cardiaco e il bambino è rimasto là solo come un cane”. Adesso tocca al gip Eugenio Aliquò mettere la parola fine su questa vicenda. Il giudice potrebbe accogliere la richiesta del Procuratore Cavallo e archiviare l’indagine, oppure potrebbe ordinare nuove indagini.

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