ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Sinner-Alcaraz: orario, precedenti e dove vederla in tv (in chiaro)-MotoGp, oggi il Gp di Aragon: orario, griglia di partenza e dove vederlo in tv-Referendum, oggi primo giorno di voto: quesiti, orari e quorum-Trump-Musk, lo scontro arriva nello spazio: Nasa e Pentagono in allerta-Khaby Lame arrestato in Usa per violazione norme su immigrazione, poi ha lasciato il Paese-Dua Lipa al concerto di Milano intona a sorpresa Raffaella Carrà - Video-Germania, donna accoltella e ferisce due passanti a Monaco: morta dopo sparo polizia-Andrew Tate guida 146 km orari oltre il limite, patente sospesa 120 giorniAndrew Tate-Spagna, incendio in casa di riposo a Saragozza: un morto e 22 feriti-Trump-Musk, il presidente avverte: "Se finanzia i Dem ne pagherà le conseguenze"-Roma, neonato morto trovato a villa Pamphili vicino a una siepe-Sinner e la finale con Alcaraz a Parigi. Il dato che 'preoccupa' Jannik-Helena Prestes rompe il silenzio: "Amo Javier, tra noi nessuna crisi"-Gauff vince il Roland Garros e su X spopola... Panatta-Verissimo, Manuela Arcuri: "Mi chiesero di alzare la maglietta durante un provino"-Incendio Milano, Sueli attaccata a finestra per salvarsi. Pm: "Morte atroce e consapevole"-Gaza, davanti alla sinagoga di Roma flashmob in risposta al corteo Propal: "Hamas si arrenda"-MotoGp, Marquez domina la Sprint. Secondo il fratello Alex, lontano Bagnaia-A che punto siamo con i dazi di Trump? - Video-Isola dei famosi, 30 giorni dopo: come sono cambiati i naufraghi (i kg persi da Adinolfi)

Al Neuromed di Pozzilli addestramento unico in neurochirurgia

Condividi questo articolo:

Roma, 25 mar. (Adnkronos Salute) – Uno dei primi corsi di addestramento al mondo, e primo in Italia, che coniuga l’attività dei neurochirurghi e dei neuroradiologi, si è appena concluso nel Centro di medicina necroscopica ‘Giampaolo Cantore’ dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is).

“Questa volta il nostro gruppo ha pensato di proporre, in aggiunta ai corsi classici per i neurochirurghi, anche quello per i neuroradiologi – spiega Nicola Gorgoglione, neurochirurgo Neuromed che insieme ai colleghi Paolo di Russo, Arianna Fava e Michelangelo De Angelis, e al professor Vincenzo Esposito che gestisce le attività del Centro di Medicina Necroscopica – credo sia la prima volta nel mondo che colleghi neuroradiologi partecipano ad un corso nel quale c’è una componente di dissezione anatomica che vedono con il nostro ausilio. Questa attività permette loro di approfondire da un punto di vista diverso l’anatomia neurovascolare del cervello”.

“Neurochirurgo e neuroradiologo hanno un rapporto sinergico in sala operatoria – spiega di Russo – spesso quest’ultimo è la prima persona che vede il paziente per poi indirizzare il lavoro dei neurochirurghi sulla base del tipo di patologia da trattare che sia un tumore, una patologia spinale o vascolare. Abbiamo quindi pensato di organizzare il corso per potenziare questo rapporto di stretta collaborazione e stiamo già pensando di promuoverne un altro, sempre sulla stessa tipologia, in cui mostriamo l’anatomia cerebro-vascolare dall’interno anche ai neurologi che sono un’altra figura professionale con la quale abbiamo una forte collaborazione sempre nell’ambito della gestione dei pazienti”.

“Il neuroradiologo ha una visione completamente diversa rispetto a quella del neurochirurgo – prosegue Marcello Bartolo, a capo della Neuroradiologia diagnostica e interventistica del Neuromed – loro aprono il cranio e hanno una visione anatomica delle diverse regioni del cervello; il neuroradiologo ha sempre avuto una visione indiretta del sistema nervoso e dell’anatomia. Risonanza magnetica e studio angiografico rappresentano i nostri strumenti di indagine ma non abbiamo una visione diretta dell’anatomia bensì bidimensionale. Spesso, infatti, andiamo a vedere gli interventi in sala operatoria laddove il neurochirurgo va ad operare delle lesioni che abbiamo studiato con i sistemi di imaging. L’opportunità di avere un Centro di medicina necroscopica, che permetta ai colleghi che vengono da tutta Italia di approfondire le patologie in sala anatomica, è molto importante”.

“Oggi è fondamentale il dialogo tra neurochirurghi e neuroradiologi interventisti – sottolinea Salvatore Mangiafico, specialista in Neurologia, radiodiagnostica e neurochirurgia – perché trattiamo spesso patologie di confine e in comune. Bisogna avere una conoscenza comune anche delle strutture anatomiche sul campo operatorio e sulle difficoltà che il chirurgo può trovare di fronte ad una situazione anatomica particolare che noi possiamo descrivere e affrontarla diversamente. Noi neuroradiologi, poi, acquisiamo tutta una serie di conoscenze chirurgiche che non fanno parte del bagaglio culturale della radiologia ma importanti allo stesso modo”.

Questo articolo è stato letto 1 volte.
Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net