**Lombardia: centrodestra dice ‘no’ al Milano Pride, ‘presenza Regione inopportuna’**

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Milano, 6 giu. (Adnkronos) – Il centrodestra ha respinto, in Consiglio regionale della Lombardia, la mozione presentata da alcuni gruppi di opposizione che chiedevano una rappresentanza istituzionale alla parata del Milano Pride 2023 di sabato 24 giugno.

La motivazione del no al documento di centrosinistra è stata illustrata in Aula dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Christian Garavaglia: “Dobbiamo partire dalla consapevolezza che stiamo parlando di un tema estremamente serio, che tocca la sfera più intima della persona, come la sessualità. Siamo convinti che sia importante continuare a investire risorse per la tutela dei diritti, inclusa la sfera sessuale, combattendo la discriminazione e lavorando per il rispetto di ogni essere umano”.

“Noi -ha sottolineato Garavaglia- condanniamo fermamente l’omo-trans fobia, ma siccome ho parlato di serietà, il tema che oggi desidero sollevare in risposta al documento delle opposizioni è che il Pride non è lo strumento più idoneo e serio per affrontare i temi afferenti alla sfera relazionale e sessuale, viste le manifestazioni allegoriche che tipicamente ne caratterizzano la parata”. E poi “il Pride costa; con quei fondi sarebbe più incisivo ed efficace sostenere iniziative diverse di carattere culturale 365 giorni all’anno”.

“I sostenitori del Pride -ha aggiunto il capogruppo di FdI- chiedono il rispetto dei diritti, della differenza e del pensiero altrui, ma si comportano poi da cattivi maestri: predicano bene, ma razzolano male, mostrano cartelli con offese e oscenità che mancano, a loro volta, di rispetto per il prossimo”. Tant’è che “sono regolarmente comparsi nei vari Pride cori o striscioni offensivi nei confronti dei simboli religiosi, come avvenne col Santo Padre Benedetto XVI o la Madonna. Costantemente vengono attaccati e bersagliati esponenti politici del centrodestra come Giorgia Meloni o Matteo Salvini”.

E allora, “se si chiede rispetto per se stessi, ma poi si è i primi a mancare di rispetto per il prossimo allora si perde inevitabilmente di serietà e credibilità”. Garavaglia poi ha aggiunto che alla base del Pride ci sono documenti politici, prese di posizione e proposte molto chiare sul tema delle adozioni per le coppie omosessuali come anche della maternità surrogata, in ordine alle quali “i partiti di centrodestra rivendicano con forza una posizione diversa, tanto rispettabile quanto la loro. In Parlamento, il 19 giugno, arriverà in Aula la proposta di legge che dichiara la gestazione per altri reato universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero”. E dunque, ha concluso, “vorremmo dire sommessamente, ma decisamente, che esistono posizioni diverse su temi così delicati, pertanto la presenza istituzionale a un evento così divisivo come il Pride ci pare inopportuna.

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