Dieci casi di Hiv al giorno. Il ministro: “bisogna tenere alto l’allarme”

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Cresce la disinformazione sulle malattie trasmissibili sessualmente, l’allarme del ministero

Il virus dell’Hiv è ancora un pericolo, ma purtroppo molte persone sembrano aver abbassato la guardia. “C’è una sottovalutazione del rischio rispetto alle malattie sessualmente trasmesse nonostante i dati parlino di 3.500 nuovi casi di Hiv ogni anno, praticamente 10 nuove diagnosi al giorno”, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin alla conferenza stampa per i 30 anni del telefono verde di informazioni dell’Iss.

Per questo il ministero sta pensando a una campagna social fatta da blogger per i più giovani sui pericoli e sulla prevenzioni.

In effetti negli anni ’80 e ’90 il tema della prevenzione contro il virus dell’Hiv era all’orine del giorno, mentre negli ultimi anni è passato in secondo piano: “bisogna tenere alto l’allarme, educare i giovani informandoli con campagne istituzionali e spingendoli a tutelare se stessi”, ha progeguito il ministro.

Monitorare l’HIV con un chiavetta USB.

“Cresce la disinformazione – ha sottolineato il presidente dell’Iss Walter Ricciardi – circa la metà delle persone che si rivolge al telefono verde dichiarando di aver avuto un comportamento a rischio, non esegue poi il test Hiv. E questo dimostra che non c’è una consapevolezza di ciò che può succedere. Conta probabilmente anche l’idea che l’infezione si può tenere sotto controllo con i farmaci, ma non bisogna dimenticare che l’Aids si cronicizza, è curabile ma non guaribile. Sono 125 mila le persone colpite in Italia e che convivono con la malattia”.

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hiv, prevenzione

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