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Come si curava l’uomo di Neanderthal?

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Scopriamo gli antenati di antibiotici e antidolorifici

I nostri antenati si curavano? La risposta è affermativa: anche loro avevano delle medicine, i loro “antibiotici” e le loro “aspirine”. Sicuramente conoscevano bene le proprietà di alcune piante e ne facevano uso, infatti alcune tracce sono rimaste imprigionate nella placca dei loro denti. Ciò ci ha aiutato a ricostruire la loro dieta e le loro abitudini riguardo all’uso di medicine.

Lo spiega uno studio coordinato dall’università australiana di Adelaide e pubblicato su Nature.

Analizzando i resti di alcuni Neanderthal ritrovati nel sito spagnolo di El Sidròn è stato possibile capire anche le malattie di cui avevano sofferto. Alcuni esempi: grazie alle tracce di alcuni microorganismi è stato possibile scoprire una grave infezione allo stomaco. Una lesione nella mascella era segno di un forte ascesso. Altre sostanze ritrovate hanno dimostrato che i Neandethal aveva usato come antidolorifico il pioppo e muffa di Penicillum come antibiotico.

Come riporta l’Ansa, uno studio precedente, condotto a El Sidròn, aveva già mostrato chiaramente che gli uomini di Neanderthal conoscevano le proprietà curative e nutrizionali di alcune piante, in quanto erano state ritrovate tracce molecolari di camomilla e achillea, molto probabilmente assunte per digerire pasti pesanti.

Ci sono anche degli antibiotici naturali, che ovviamente non possono sostituire i medicinali, ma che vanno tenuti in considerazione per le loro proprietà.

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