Sacchetti di plastica biodegradabili: una grande truffa

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Assobioplastiche e il Consorzio Italiano Compostatori hanno denunciato il fatto che la maggior parte dei sacchetti in commercio viene etichettata come biodegradabile, ma non lo e’

 

In giro ci sono sacchetti di plastica che non rispondono alla normativa vigente. Questo è un dato di fatto:basta andare in piccoli negozi di paese per ricevere sacchetti non biodegradabili. Tutti i negozianti infrangono le regole? No, non proprio.

Secondo una denuncia di  Assobioplastiche e il Consorzio Italiano Compostatori, il 60% del totale dei sacchetti disponibili in Italia è venduto come ‘biodegradabile’, ma in realtà, non lo è. La denuncia è stata accolta dalla procura di Torino e il pm Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo per ‘frode in commercio’ contro ignoti (almeno al momento), con lo scopo di individuare, in collaborazione con i carabinieri del NAS, il Ministero dell’Ambiente e l’Istituto Superiore di Sanità, le aziende che producono e distribuiscono, in trasgressione della legge, le buste incriminate.

Secondo le indagini, il problema riguarda soprattutto i piccoli market e i negozi, sarebbe quindi praticamente esclusa la grande distribuzione. I sacchetti che sono stati analizzati hanno dimostrato una composizione molto variegata: se ne sono trovati in plastica tradizionale, in falso materiale biodegradabile, che comporta la frammentazione in microframmenti più che la decomposizione, e anche biodegradabili, ma non conformemente alla legge, cioè non in grado di subire una decomposizione del 90% nell’arco di 6 mesi.

 

‘Quello che abbiamo denunciato è un problema dal punto di vista industriale, visto che chi mette sul mercato come compostabili sacchetti che non lo sono danneggia chi invece opera in maniera corretta. C’è però anche un problema ambientale enorme: i cittadini sono convinti di avere un sacchetto ecologico e dopo la spesa lo usano per fare la raccolta differenziata dell’organico, ma in realtà quello che buttano nella spazzatura non è un prodotto biodegradabile’, ha denunciato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche.

gc 

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