Nucleare. Si della corte al referendum

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Dopo aver ascoltato i legali delle due parti in camera di consiglio per circa un’ora la Corte Costituzionale, presieduta per la prima volta da Alfonso Quaranta, ha dato il via libera alla riformulazione del quesito sul nucleare, riformulazione resasi necessaria dopo lo stop alle centrali del Governo

Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, la Corte Costituzionale ha dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge ’omnibus’. La decisione sarebbe stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata.

Nelle stesse ore si apprende che il Presidente della Repubblica si recherà alle urne per i quesiti referendari: "Io sono un elettore che fa sempre il suo dovere", ha infatti dichiarato Giorgio Napolitano rispondendo ai cronisti che, mentre lasciava Montecitorio, gli chiedono se andrà a votare per i referendum.

La decisione, anche se tutt’altro che scontata, era attesa. Già ieri infatti il presidente della Corte costituzionale (fresco di nomina), Alfonso Quaranta, aveva dichiarato a titolo personale che secondo lui il referendum sul nucleare era ammissibile.

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