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Cioccolato senza sensi di colpa

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La Colombia inizia a produrre un cacao che non aumenta la deforestazione

La Colombia è diventata il primo paese latinoamericano e il terzo paese al mondo a impegnarsi per una produzione di cacao che non comporti la deforestazione. Il governo ha firmato un impegno con la Cocoa and Forests Initiative, che è il movimento che si occupa di portare avanti l’idea di produrre un cacao che non distrugge le foreste, proponendosi di farlo in tutte le nazioni produttrici del mondo. 

La Colombia spera di raggiungere questo importante obiettivo in poco meno di due anni.
Come altre organizzazioni, anche l’azienda Casa Luker, una pietra miliare nella produzione del cioccolato colombiano, ha aderito all’iniziativa guidata dalla World Cocoa Foundation. In molti si sono impegnati ad aiutare la Colombia a realizzare la produzione di questo cioccolato «senza sensi di colpa» entro il 2020, in modo che la nazione possa unirsi alla Costa d’Avorio e al Ghana, diventando il terzo paese a impegnarsi nello sforzo anti-deforestazione – anche perché la Colombia, negli ultimi tempi, ha subito gravi perdite in questo senso.

Per evitare che il degrado continuasse senza porre nessun freno, il governo colombiano ha acconsentito a un quadro d’azione che sussiste in 11 impegni fondamentali, che includono, oltre alla prevenzione della deforestazione, anche la promozione delle aree protette, il rispetto dei diritti degli agricoltori, la trasparenza, il supporto ai mercati sostenibili e molto altro.

Di solito, quando mangiamo il cioccolato, soprattutto d’estate a ridosso della prova costume, pensiamo solo all’impatto che questo potrebbe avere sulla nostra linea; quello che dovremmo pensare invece è l’impatto che la produzione ha sull’ambiente e sperare che tutte le nazioni facciano come queste tre.
Speriamo che la Cocoa and Forests Initiative vinca la sua battaglia.

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cacao, Colombia, Costa Rica, deforestazione

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