ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
A Napoli l'America's Cup 2027, Meloni: "Prima volta in Italia, siamo orgogliosi"-Barbie scende dai tacchi, così è cambiata dal 1959 ad oggi-Dichiarazione dei redditi 2025, 730 precompilato: modifiche al via da oggi-Iran, Trump annuncia: "Accordo su nucleare più vicino"-Bridgerton, stagione 4: quando esce, cast, trama. Nuovo trailer-I sorrisi di Sinner, la rabbia di Alcaraz e gli sfoghi di Musetti: gli Internazionali visti dai raccattapalle-Ucraina-Russia, a Istanbul i primi colloqui diretti: Trump e Putin non ci saranno-Che Dio ci aiuti, stasera 15 maggio: le anticipazioni dell'ultima puntata-Migranti, blitz contro gruppo pakistano: da 4 a 6mila euro per entrare in Italia-Paolini-Stearns: orario, precedenti e dove vederla in tv-Eurovision 2025, oggi seconda semifinale: tutto quello che c'è da sapere-Sinner-Ruud: orario, precedenti e dove vederla in tv-Giro d'Italia, oggi la sesta tappa: orario, percorso e dove vederla-MEZZANOTTE - Gaza, sanità e riarmo: Meloni 'duella' con Conte e Schlein: "Da voi solo macumbe"-Referendum cittadinanza, blitz del comitato promotore: logo su facciata Palazzo Chigi - Foto-Caso Garlasco, dal canale spunta un vecchio martello: è l'arma del delitto?-Maltempo, oggi allerta arancione in Sicilia e gialla in altre cinque regioni-Musetti e il possibile incontro con il Papa: "Certo, ma ho questa nomea..."-Delitto Garlasco, Sempio e la cerchia di amici: l'indagine riparte dal 13 agosto 2007-Ucraina, oggi colloqui con Russia a Istanbul: il precedente del 2022

Le alghe che manipolano la luce

Condividi questo articolo:

Le diatomee potrebbero essere una risorsa per le tecnologie solari

Probabilmente l’abbiamo studiata a scuola questa tipologia di alghe, le diatomee, che prolificano nelle acque marine, ma quello che sicuramente non ci è stato insegnato è che questi organismi monocellulari – che sono poco costosi e possono essere trovati in diversi tipi di acqua e anche nelle cortecce degli alberi – sono in grado di manipolare la luce. Recentemente, gli scienziati hanno deciso di sfruttare questa caratteristica delle alghe per inserirle nelle celle solari organiche e migliorare la loro efficienza energetica.

La domanda, infatti, è: le diatomee potrebbero essere la chiave per una migliorata tecnologia solare?

Per questo, è nato lo studio condotto dal gruppo di ricerca di Yale, Princeton, Lincoln e del Glenn Research Center della NASA, per riuscire ad utilizzare queste alghe nelle celle solari organiche, un’alternativa a basso costo delle tradizionali celle solari.

Solitamente le cellule solari organiche soffrono di un problema di progettazione: avendo bisogno di strati sottili peccano spesso di un’efficienza limitata. Le nanostrutture che catturano e diffondono la luce possono aiutare a superare questo problema, ma in genere sono troppo costose per la produzione su larga scala. Le diatomee, invece, sono economiche e abbondanti sulla terra, per questo sono così interessanti. Gli scienziati le hanno messe proprio nel livello attivo delle cellule solari e hanno visto gli stessi livelli di uscita elettrica anche quando tagliano la quantità di materiale necessario per il livello attivo.

Si pensa che si potranno ottenere risultati ancora migliori utilizzando specie diverse e adattandole alle dimensioni corrette.

Questo articolo è stato letto 113 volte.

alghe, diatomee, Diatomme, energia

Comments (7)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net