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Dopo un litigio aumenta il rischio infarto

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Aumenta il rischio infarto dopo un forte litigio: attenzione alle forti litigate

 

 

Attenzione alle litigate: il rischio infarto aumenta dopo un litigio. Il rischio di attacco al cuore è, infatti, 8,5 volte più alto nelle due ore che seguono un episodio acuto di rabbia, rispetto a quando siamo contrariati, ma non abbiamo picchi di umore molto alti. A dirlo è uno studio pubblicato sull’European heart journal che mette in evidenza la necessità. Ed è per questo che è bene ‘prendere in considerazione strategie volte a proteggere le persone più a rischio durante i momenti in cui l’arrabbiatura è particolarmente importante’, affermano gli autori della ricerca.

 

Per lo studio è stata svolta un’indagine su pazienti con sospetto di infarto del miocardio e candidati all’angioplastica al Royal North Shore Hospital di Sydney, in Australia, tra il 2006 e il 2012 valutati tutti con l’angiografia coronarica. Di 687 pazienti inizialmente esaminati, in 313 è stata confermata l’occlusione del flusso sanguigno coronarico, per cui sono stati arruolati nello studio, il livello di rabbia nelle precedenti 48 ore è stato auto-valutato attraverso un questionario in una scala di 7 punti. Con 1 definito come ‘calmo’ e uno come ‘infuriato’. La soglia di rabbia acuta è stata definita dal livello 5 in poi. Le risposte hanno evidenziato che 7 dei 313 casi confermati di infarto (il 2,2%) avevano raggiunto almeno il livello 5 di rabbia entro le due ore precedenti la comparsa dei sintomi. Inoltre uno dei partecipanti ha raggiunto il livello 5 nelle 4 ore precedenti all’infarto, mentre il livello di rabbia 4 è stato riportato da due partecipanti entro 2 ore, e da 3 partecipanti entro le 4 ore.

gc

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cuore, ictus, infarto, rischio attacco al cuore

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