Via le buche dalle strade con il materiale riciclato

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Il Comune di Roma annuncia bandi di gara per riparare il manto stradale in cui verrà chiesto l’utilizzo dei rifiuti da costruzione e demolizione

Accrescere l’utilizzo di materiali riciclati. Magari ponendolo come condizione nelle gare pubbliche. Una soluzione che certamente aumenterebbe di molto l’uso di materiali di scarto, sollecitandone il riutilizzo. Un bell’esempio in questa direzione viene dal Comune di Roma che ha annunciato due bandi di gara per il riempimento e la riparazione delle buche che tanto fanno infuriare gli automobilisti romani. I due bandi prevedono l’utilizzo esclusivo di prodotti provenienti dal riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione in sostituzione dei materiali inerti ottenuti da attività estrattive. Sono i primi appalti pubblici nel Comune di Roma che prevedono l’impiego esclusivo di materiali inerti riciclati.

A Roma si stima una produzione pro capite di 1t/anno di rifiuti inerti (escluse le terre da scavo), provenienti da attività di costruzione e demolizione. La materia prima dunque non manca, ma finora si stima che venga recuperato solo il 21% dei rifiuti provenienti da demolizioni e ricostruzioni. Il restante 79% viene smaltito, spesso in maniera del tutto illegale. Il danno ambientale ed economico è stimato in circa 40 milioni di euro. Riutilizzare in modo diffuso questi materiali potrebbe valorizzarli e contrastarne l’abbandono illegale. In più per il Comune sarebbe un bel guadagno: si stima che l’uso di tale miscela cementizia consentirà all’amministrazione capitolina un risparmio economico superiore al 20% rispetto all’utilizzo dei prodotti di cava.

AS

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