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Milano-Cortina: Malagò, ‘grazie alla vicinanza del governo abbiamo cambiato passo’

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Roma, 13 mag. – (Adnkronos) – A mille giorni dalle Olimpiadi di Milano Cortina, l’Italia si ritrova a compiere la rincorsa finale con un po’ di affanno come spesso le capita nell’organizzazione di grandi eventi. Giovanni Malagò, presidente del Coni, è tuttavia convinto che alla fine tutto andrà per il meglio e lo spiega in questa lunga intervista rilasciata a Milano Finanza nella quale traccia un bilancio a 360gradi della competizione, dal punto di vista finanziario e sportivo. “Dopo il Covid abbiamo cambiato passo”, assicura.

Tra un anno ci saranno le Olimpiadi di Parigi: qual è lo stato di salute, anche finanziario, del nostro sport dopo i successi di Tokyo? “Lo sport italiano è reduce da stagioni straordinarie, come certificano i riscontri ottenuti e i risultati conquistati. Nell’ultimo biennio siamo saliti sul podio assoluto Mondiale -una volta secondi e una terzi- tenendo conto delle medaglie ottenute ai Giochi Olimpici, nelle rassegne iridate e nei campionati continentali. Un elemento che, da solo, sottolinea la bontà del lavoro svolto, della sinergia tra Coni e Federazioni, dell’eccellenza che sappiamo esprimere come scuola tecnica. Sono condizioni ideali per creare valore aggiunto, anche a livello immateriale per l’importanza degli obiettivi conseguiti e il seguito generato. L’asticella però va alzata: servono sempre più idee e il contributo di tutti gli attori istituzionali per alimentare questo modello e il ragionamento vale soprattutto in chiave futura, anche alla luce del progressivo calo demografico che procede inevitabilmente all’erosione del bacino di potenziali talenti”.

A che punto è l’organizzazione dell’evento a cinque cerchi Milano-Cortina? “Gli scorsi due anni, segnati dalla pandemia e dalla guerra in corso, hanno appesantito inevitabilmente il nostro percorso fino a oggi, ma da inizio anno abbiamo cambiato passo. Siamo passati dalla fase strategica del progetto a quella del delivery e della messa a terra. In quest’ottica concorrono positivamente tre importanti elementi nuovi: la presenza e lavicinanza del governo, del ministro per lo Sport e i Giovani, del ministro delle Infrastrutture che, grazie al prezioso strumento della Cabina di Regia, partecipano attivamente e concretamente -insieme a tutte le altre istituzioni coinvolte- al percorso che ci condurrà al 2026; la nomina del nuovo amministratore delegato, che ha concentrato la prima fase del suo lavoro all’organizzazione interna per poi dedicarsi concretamente alla valutazione del budget che il cda ha approvato lo scorso aprile; l’ingresso e l’annuncio di nuovi importanti sponsor come Eni, Armani, Grana Padano e Salesforce, che hanno scelto di sposare e supportare questo magnifico progetto che coinvolgerà tutto il Paese presentandolo al mondo.

Ci sono state parecchie discussioni sull’assegnazione di alcune infrastrutture: tra Torino e Milano per il pattinaggio di velocità, tra alcuni siti per il villaggio olimpico di Cortina, adesso è tutto risolto? “Abbiamo definito e chiarito le motivazioni che ci hanno portato a scegliere la proposta di Rho-Fiera Milano come sede della venue che ospiterà le gare di speed skating -spiega il numero uno dello sport italiano-. La sede di gara era stata inizialmente immaginata a Baselga di Pinè. La copertura dell’impianto esistente richiedeva un importante esborso economico da parte della provincia di Trento che -dimostrando una grande capacità di management- ha preferito investire quelle risorse in favore di progetti per l’intera comunità. Alla rinuncia di Baselga sono arrivate alcune proposte alternative, tra cui quelle di Torino e di Rho-Fiera Milano. Le si è analizzate nel dettaglio e il cda della Fondazione Milano Cortina 2026, composto sia dai rappresentanti del mondo dello sport, sia da tutte le istituzioni coinvolte nel progetto, ha indicato quella milanese come la scelta più opportuna”.

La sensazione è che fino a poco tempo fa Milano e Cortina abbiano viaggiato a due velocità diverse, è ancora così? “In qualità di presidente del Comitato Organizzatore rappresento un’unica realtà che viaggia a una sola velocità. E non c’è retorica quando affermo che da sempre il clima tra tutte le compagini coinvolte all’interno del cda è davvero coeso. Abbiamo la possibilità di presentare al mondo un progetto unico e innovativo, basato sulla sintesi delle diversità che si trasforma in ricchezza. Milano e Cortina, per la prima volta saranno Giochi con due host cities. La grande città, moderna, multietnica e in continua evoluzione, che si fonda e trova ispirazione dai territori montani, dalle loro tradizioni e dalle loro grandi experties in termini di organizzazione di manifestazioni sportive internazionali. Non ci sono velocità diverse, ma un unico grande obiettivo che vogliamo raggiungere insieme: organizzare i migliori Giochi di sempre”.

Quali sono le prossime tappe da realizzare e quali le tempistiche? “Innanzitutto, proprio oggi, celebriamo i -1000 giorni dai Giochi. È un passaggio emozionante e sfidante che ci ricorda-seppur non ce ne fosse bisogno- la necessità di essere concentrati e focalizzati sul traguardo. Abbiamo appena concluso i lavori della Coordination Commission del Cio, durante la quale abbiamo relazionato ai colleghi di Losanna e incassato i loro complimenti per i passi compiuti. Davanti a noi ci sono importanti appuntamenti, legati soprattutto all’annuncio di nuove partnership e alla continuazione dei lavori infrastrutturali per la realizzazione delle opere indispensabili per i Giochi”.

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