**Migranti: opposizioni unite per richiesta accesso ad atti, ‘chiarezza è civiltà’**

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Roma, 21 mar. (Adnkronos) – Mentre Giorgia Meloni al Senato ribadisce in aula di “avere la coscienza a posto” sulla tragedia di Cutro, alla Camera per la prima volta da inizio legislatura tutte le opposizioni unite, da Terzo Polo a Sinistra Italiana-Verdi, continuano a chiedere chiarezza sulla dinamica dei fatti e nella catena di comando. Con un’iniziativa precisa, a cui ha lavorato innanzitutto il Pd con Matteo Orfini: una richiesta di accesso agli atti rivolta alla premier Meloni, ai ministri Matteo Piantedosi e Matteo Salvini, al Centro nazionale di Coordinamento del soccorso in mare. Iniziativa che è stata presentata oggi alla Camera da Debora Serracchiani del Pd, Francesco Silvestri dei 5 Stelle, Davide Faraone del Terzo Polo, Luana Zanella di Avs e Riccardo Magi di Più Europa.

“Abbiamo cercato in tutti i modi di capire cosa non ha funzionato la notte del naufragio di Cutro, di capire quale fosse stata la catena di comando. Ad oggi – dice Serracchiani- risposte non ne abbiamo avute nè dal ministro Piantedosi nè da Salvini che ancora non si è presentato in aula. La chiarezza è un segno di civiltà. Ed è per questo che come opposizioni tutte abbiamo sottoscritto questa richiesta di accesso agli atti e cioè chiediamo di avere informazioni quanto accaduto perchè non si ripeta. Un’iniziativa qualificante di tutte le opposizioni in Parlamento”.

Aggiunge Silvestri dei 5 Stelle: “Il governo non è stato chiaro su questa vicenda. C’è stata una conferenza stampa a Cutro in cui la premier Giorgia Meloni si è presentata totalmente impreparata sui dettagli di quanto accaduto. E poi c’è un grande assente, Salvini che tutti abbiamo chiesto venisse in aula. Ma noi continueremo ad andare avanti e questa conferenza stampa dimostra che sulla trasparenza, sulla richiesta di trasparenza è compatta”.

Faraone di Azione-Iv sottolinea come “la maggioranza” stia “cercando di buttarla in caciara. Mentre dovrebbe essere nell’interesse delle forze di maggioranza fare chiarezza su quanto accaduto. Noi continueremo a chiederlo”.

Per Zanella di Avs le vittime di Cutro “potevano essere salvati. Questa è la nostra convinzione. Potevano essere salvati? Rispondere a questa domanda dovrebbe essere interesse del governo. Noi con un grande e condiviso senso di responsabilità siamo dovuti arrivare a questo tipo di iniziativa, ovvero l’accesso civico agli atti, perchè finora non abbiamo avuto informazioni adeguati e soddisfacenti”. Quindi Magi che ribadisce come si sia dovuti arrivare ad un’ulteriore iniziativa in assenza di “informazioni dettagliate e corrette”.

E alla premier Meloni secondo cui “l’opposizione usa morti naufragio per fare propaganda”, il segretario di Più Europa ribatte: “Il nostro non è un atteggiamento strumentale di opposizione politica al governo. Quello che sta emergendo anche nelle ultime ore, ci fa esattamente vedere che abbiamo ragione a fare domande. A Cutro c’è stata una svalutazione della priorità del salvataggio in mare: una serie di valutazioni e indicazioni hanno fatto sì che la Guardia Costiera non uscisse in mare quella notte”.

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