Fisco: Mef, in 2020 entrate tributarie erariali a 446,7 mld (-5,3%)

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Roma, 5 mar. (Adnkronos) – Nel corso del 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 446.796 milioni di euro con una diminuzione del 25.183 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (-5,3%). Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze in un comunicato. La variazione negativa, rileva il Mef, riflette sia il peggioramento del quadro macroeconomico sia gli effetti dei provvedimenti di sostegno all’economia adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

In particolare, già a partire dal primo semestre 2020, l’andamento delle entrate tributarie è stato influenzato dagli effetti del Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23, che ha disposto il rinvio dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione. Successivamente, in risposta alla seconda ondata della pandemia nei mesi autunnali, il Governo ha varato quattro decreti legge, cosiddetti decreti ‘ristori’, poi confluiti in un’unica legge di conversione, che hanno disposto ulteriori interventi espansivi. Le misure adottate sono state in larga parte destinate al sostegno delle imprese e dei contribuenti operanti nelle attività produttive e nelle regioni interessate dalle restrizioni dell’attività economica classificate a rischio epidemiologico medio-alto introdotte negli ultimi mesi e hanno previsto, in particolare, per alcuni contribuenti e tributi, lo slittamento al 2021 dei versamenti tributari.

Nel 2020, le imposte dirette ammontano a 252.572 mln di euro, e risultano nel complesso sostanzialmente in linea con quelle del 2019 (+23 mln di euro). Il gettito dell’Irpef si è attestato a 187.436 mln di euro in riduzione di 4.178 mln di euro (-2,2%) rispetto all’anno precedente per effetto sia dell’andamento negativo delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-4.262 mln di euro, -5,2%), che riflettono gli effetti sul gettito del maggior ricorso alla cassa integrazione, e di quelle sui redditi dei lavoratori autonomi (-599 mln di euro, -5,3%). Le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico, invece, hanno mostrano un incremento di 3.109 milioni di euro (+4,1%) ma va segnalato che confluiscono su questo capitolo di bilancio anche le ritenute sulla cassa integrazione corrisposta ai dipendenti privati. (segue)

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