Commissaria antiracket: “Libero Grassi rivoluzionario, venne lasciato solo”

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Palermo, 29 ago. (Adnkronos) – “Oggi ricordiamo l’omicidio di un uomo con un pensiero rivoluzionario per quell’epoca, un uomo che in assoluta solitudine si è contrapposto, anche in maniera sfidante, alla criminalità organizzata”. Lo ha detto all’Adnkronos la Prefetta Maria Grazia Nicolò, Commissaria straordinaria del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, a margine della commemorazione dell’imprenditore Libero Grassi, ucciso il 29 agosto di 31 anni fa per avere detto no al racket del pizzo. Parlando dei casi di richieste delle vittime del racket e dell’usura al Fondo di solidarietà, Nicolò ha detto che c’è stato “un incremento, anche in Sicilia, nel 2021, ancora è presto per stabilire cosa accadrà quest’anno – spiega – ma dobbiamo tenere conto che alla denuncia non corrisponde necessariamente una istanza di presentazione al Fondo di solidarietà”.

“Le denunce sono un po’ fluttuanti negli anni – aggiunge la Prefetta – dipende dalla forza di volontà che ha il soggetto. Io dico che l’omicidio di Libero Grassi ha segnato anche una svolta importante a livello di associazionismo, ad esempio a Palermo c’è Addiopizzo, vere sentinelle del territorio perché l’imprenditore vive una sensazione di solitudine e di soggezione psicologica, quindi i comitati e le associazioni svolgono un ruolo davvero importante. E l’omicidio Grassi ha determinato questo, dopo l’omicidio sono state anche emanato delle norme e ha favorito l’attività solidaristica”.

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