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Nucleare: un incredibile traguardo

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Sempre più avanti nella ricerca sulla fusione a confinamento magnetico

Si è appena concluso con successo il primo test al mondo di un magnete con tecnologia superconduttiva che, come riporta il comunicato stampa dell’Eni, si chiama HTS (HighTemperature Superconductors) e assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica.

È stato grazie a una collaborazione con CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology, se Eni ha portato a termine questo esperimento sulla fusione a confinamento magnetico che, come dice il comunicato stampa, “è una tecnologia mai sperimentata e applicata a livello industriale finora, è una fonte energetica sicura, sostenibile e inesauribile che riproduce i princìpi tramite i quali il Sole genera la propria energia, garantendone una enorme quantità a zero emissioni e rappresentando una svolta nel percorso di decarbonizzazione“.

Secondo l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, questo tipo di fusione controllata “potrà consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di gas serra, cambiando per sempre il paradigma della generazione di energia e contribuendo a una svolta epocale nella direzione del progresso umano e della qualità della vita“.

Il test ha dimostrato che grazie all’uso di alcuni elettromagneti di nuova generazione, è possibile confinare il plasma – una miscela di deuterio e trizio portata a temperature altissime da fasci di onde elettromagnetiche – in modo da assicurare l’innesco e garantire il controllo del processo di fusione.

Questo permetterà la realizzazione di impianti molto più compatti, semplici ed efficienti, non solo riducendo i costi di impianto, di energia e di mantenimento del processo di fusione, ma anche permettendo di avere una produzione di energia maggiore di quella necessaria ad innescare il processo di fusione.

Sulla base dei risultati del test, CFS ha annunciato che prevede la costruzione entro il 2025 del primo impianto sperimentale a produzione netta di energia e, nel giro di un decennio, quella del primo impianto dimostrativo, capace di immettere energia da fusione nella rete elettrica.

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