Nasce la prima Moschea Green

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Sara’ presto realizzata la prima Moschea Green, per coniugare sostenibilita’ e religione. Ecco il progetto futuristico di un giovane architetto di Abu Dhabi

Anche il luogo di culto diventa ecosostenibile. L’idea è venuta in mente ad uno studente di ventitre anni di architettura della Alhosn University di Abu Dhabi, che ha progettato un’audace e moderna Moschea ecosostenibile come tesi di laurea.
Una visione di edificio futuristico, lontano dalle forme semplici tradizionali della pianta regolare, delle grandi cupole e degli esili minareti. Il progetto del giovane architetto consiste in una sorta di bulbo con due altissime guglie che puntano verso La Mecca, quasi a ricordare, oltre ad averle in sommità, una mezzaluna, simbolo della religione islamica.
Un’architettura decisamente contemporanea per un edificio religioso, che si distingue soprattutto per una chiara attenzione all’uso di materiali innovativi e di tecniche ecosostenibili.

Moschea-ecosostenibile

Composta da uno spazio per la preghiera, un minareto ed una colonna, la moschea progettata dallo studente universitario sarà dotata, inoltre, di un tetto giardino, per ridurre il guadagno solare intenso dovuto alla zona desertica in cui si trova la città di Abu Dhabi, e di uno spazio esterno coperto con tessuto per favorire maggiore ombreggiamento ed innescare una reazione di moti termoconvettivi.

Ma la particolarità della nuova struttura sarà costituita dal materiale che verrà utilizzato per il rivestimento dell’involucro esterno: il corian. Prodotto ed utilizzato dalla DuPont e molto più ecologico del vetro o dell’acciaio, questo materiale è uno speciale polimero che consente di ottimizzare la luce naturale, rendendo semitrasparenti gli spazi, e limitando però il passaggio di calore ed il guadagno solare tipico delle superfici vetrate, abbattendo in questo modo la necessità energetica per la climatizzazione.

Non poteva mancare l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto, che garantiranno l’energia necessaria a coprire i consumi elettrici per il raffrescamento e per l’illuminazione. Previsto anche un sistema di recupero delle acque: quella utilizzata, infatti, per le abluzioni durante i momenti di preghiera, verrà recuperata per irrigare i giardini esterni ed alimentare le fontane. Il progetto, ora in fase di studio preliminare, è già stato premiato con il riconoscimento Five Pearl Rating nell’ambito del progetto “Estidama”, creato dalle autorità di Abu Dhabi per promuovere le iniziative di efficienza energetica.

Flavia Dondolini

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Abu Dhabi, architettura ecosostenibile, luogo di culto, moschea, religione islamica

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