Lasciamoci ispirare dal «sesto senso» degli squali

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La capacità animale di percepire i campi elettrici generati da altri animali potrebbe portare alla creazione di migliori celle a combustibile

Gli scienziati e gli ingegneri sono costantemente alla ricerca di caratteristiche intrinseche della natura che possano aiutarli a migliorare le loro invenzioni tecnologiche: peculiarità animali o funzioni delle piante che ispirino la loro mente verso nuove soluzioni.

È il caso della sorprendente scoperta del materiale altamente conduttivo che è presente in alcuni organi degli squali e dei pesci razza e che gli permette di percepire i campi elettrici delle loro prede: questa peculiarità naturale ha sempre avuto un grandissimo potenziale nel campo della biomimetica, ma gli scienziati – anche se la conoscevano – non avevano mai scoperto esattamente come funzionava.
Recentemente, però, uno studio condotto dai ricercatori della University of California di Santa Cruz, della University of Washington, e del Benaroya Research Institute del Virginia Mason, ha scoperto, all’interno di alcuni organi che sono come pori situati intorno alla testa e lungo la parte inferiore di questi animali, una gelatina chiara e viscosa altamente conduttiva – praticamente la più alta conducibilità protonica mai riscontrata in un materiale biologico – che è la responsabile di questo «potere».

La conducibilità protonica è la capacità di un materiale o di una soluzione di condurre i protoni. Attualmente, ci sono polimeri a conduzione protonica utilizzati in cose come le celle a combustibile in cui il polimero funge da membrana per lo scambio protonico.
I ricercatori hanno scoperto che la gelatina degli organi elettro-sensoriali di squali e pesci razza è 40 volte più conduttiva del polimero più performante inventato dall’uomo – che si chiama Nafion. Per questo, hanno in programma di continuare a indagare questo materiale e di cercare di capire di più su come funziona la trasmissione di questi segnali elettrici all’interno del corpo degli animali: scoprire ulteriori informazioni potrebbe portare a nuovi tipi di tecnologia dei sensori, migliorando l’efficienza delle celle a combustibile.

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energia, squali

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