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La Nigeria dice stop all’infibulazione

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Una vittoria per la società tutta: la Nigeria vieta l’infibulazione

 

Un dolore atroce, una mutilazione, un pianto di dolore e, poi, la ricerca sfrenata di uno sposo che possa garantire una dote. In ben 29 Paesi del mondo, tra Africa ed Asia, l’infibulazione è il passo, orrendo, per diventare donna, a soli 8 anni.

La pratica consiste nell’eliminazione parziale o totale di alcuni degli organi genitali femminili, e più nello specifico del clitoride e viene praticata a partire dagli 8 anni. Senza anestesia. Senza igiene. E non sempre le bambine sopravvivono.

Da anni l’ Organizzazione Mondiale della Sanità lotta contro questa pratica, sottolineando le possibili conseguenze per le piccole. E piccoli frutti di queste lotte iniziano a vedersi: a partire da quest’anno, 2015, la Nigeria ha realizzato un grande passo avanti nella storia, trasformandosi nel ventitreesimo stato dell’Africa a proibire l’infibulazione sulle bambine.

 

I tempi per dire addio a questa pratica sono ancora lunghi, ma ci auguriamo che un giorno sia proibita in tutto il mondo.

gc 

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