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PSRN, il vantaggio della gestione del rischio nel pianeta agricoltura

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La percezione che nel nostro Paese si ha in tema di agricoltura e sviluppo rurale ha subito negli ultimi decenni una radicale trasformazione.

Questo anche in conseguenza di una rapida evoluzione degli eventi prodotta dai grandi cambiamenti del nostro tempo.

Se ci si volta a guardare il recente passato, il mondo agricolo evocava quasi esclusivamente immagini di comunità contadine concentrate con sacrificio nel lavoro della terra.

Oggi invece l’agricoltura è diventata “smart”, accende interesse nei giovani in un modo più creativo, stimolando anche la voglia di osare e, perché no, di creare un’attività di impresa.

Il concetto di “smart” riporta al presente ed al futuro: l’agricoltura diventa un comparto intelligente e moderno, sempre più sostenibile e finalmente incentrato sulla tutela dell’ambiente.

Dedicandosi all’agricoltura si può oggi contare sull’accesso ad alimenti sicuri e di qualità, magari anche diversificati ed a prezzi accessibili.

Grazie poi all’intervento delle politiche europee, l’agricoltore del terzo millennio è messo in grado di contrastare i cambiamenti climatici e di essere tutelato in termini di esposizione finanziaria.

Un’evoluzione questa, cui ha dato una forte spinta propulsiva proprio il ruolo dell’Europa che, attraverso lo strumento del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) ha contribuito a dare impulso al mondo delle imprese agricole.

Nello specifico, il Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN) esprime pienamente lo sviluppo di un percorso virtuoso: esso infatti rappresenta lo strumento attraverso il quale il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) sostiene le potenzialità delle zone rurali in tutto il territorio italiano, rispettando le prerogative che traggono origine dalle linee guida europee in merito all’incentivazione delle attività del settore attraverso misure di agevolazione specifica per varie categorie di investimenti.

Per il sostegno alle zone rurali, sono state identificate le aree di intervento a livello nazionale in alcune misure specifiche come ad esempio gli investimenti irrigui, elemento contenuto nella sottomisura 4.3; gli strumenti di gestione del rischio in agricoltura attraverso il supporto alla prosecuzione e allo sviluppo del sistema assicurativo agevolato per il raccolto, gli animali e le piante, sottomisura 17.1; il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico e della biodiversità animale, sottomisura 10.2.

Una cosa è certa: cambiando l’agricoltura, cambia anche la gestione del rischio.

Del resto è cosa nota che il reddito agricolo porti inevitabilmente con sé la caratteristica di essere instabile. Ogni anno infatti, almeno il 20% degli agricoltori subiscono una perdita di reddito che equivale a più del 30% del loro reddito medio dei tre anni precedenti.

Inoltre, eventi legati al cambiamento climatico sono in aumento nel mondo e mai come ora i raccolti necessitano di supporti speciali per essere garantiti e/o recuperati nel tempo.

E’ in questo ambito che si possono ben identificare i vantaggi del PSRN, in termini di contributi finanziari per premi di assicurazione e contributi finanziari anche ai fondi di mutualizzazione.

Un sistema che prevede adeguate risorse e che, grazie alla Politica UE, ha reso possibile rivitalizzare a livello nazionale le risorse destinate al settore.

In particolare, con la misura 17 e la sottomisura 17.1 si è individuato l’unico strumento normativo che possa consentire la tenuta del sistema di gestione dei rischi agevolati.

Cosa che non sarebbe stata possibile sostenere con i soli fondi regionali.

 

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agricoltura, fondo europeo, politiche agricole, Sviluppo rurale

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