Smog e tumore ai polmoni: dimostrata la relazione

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Esiste una relazione tra lo smog e il tumore ai polmoni: A ogni incremento di 5 ?g/m3 di PM2,5 il rischio di cancro sale del 18%, e del 22% a ogni aumento di 10 ?g/m3 di PM10

 

La relazione tra smog e tumore ai polmoni esiste. La conferma arriva da una ricerca europea, pubblicata sulla rivista Lancet Oncology, alla quale partecipa anche l’Italia, con un gruppo di ricerca dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, guidato da Vittorio Krogh. Secondo quanto si apprende dallo studio il tumore ai polmoni è la prima causa di morte nei Paesi industrializzati: più alta è la concentrazione di inquinanti nell’aria, maggiore è il rischio di sviluppare un tumore al polmone.

Lo studio che conferma la relazione tra smog e tumore ai polmoni ha coinvolto 300.000 persone, tra i 43 e i 73 anni, residenti in 9 paesi europei – Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Austria, Spagna, Grecia e Italia – monitorando gli uomini e le donne per un periodo di 13 anni, e ha utilizzato un rigoroso metodo per la misurazione dell’inquinamento. In particolare è stato misurato l’inquinamento dovuto alle polveri sottili tossiche presenti nell’aria, ovvero al particolato Pm 10 e Pm 2,5, dovuti in gran parte alle emissioni di motori a scoppio, impianti di riscaldamento, attività industriali.

La ricerca che crea una relazione certa tra smog e tumore ai polmoni ha appurato che, del campione monitorato, hanno sviluppato un cancro al polmone 2.095 individui.  Un’attenta analisi dei casi ha dimostrato che a ogni incremento di 5 ?g/m3 di PM2,5 il rischio di tumore al polmone aumenta del 18%, e del 22% a ogni aumento di 10 ?g/m3 di PM10. Tale percentuale sale al 51% per una particolare tipologia di tumore, l’adenocarcinoma, l’unico tumore che si sviluppa in un significativo numero di non fumatori. E se l’individuo non si è mai spostato dal luogo di residenza iniziale, dove si è registrato l’elevato tasso di inquinamento, il rischio di tumore al polmone raddoppia e triplica quello di adenocarcinoma.

Le attuali normative della Comunità europea in vigore dal 2010 stabiliscono che il particolato presente nell’aria deve mantenersi al di sotto dei 40 microgrammi per metro cubo per i Pm 10 e al di sotto dei 20 microgrammi per i Pm 2,5. Tante sono le città italiane che non rispettano le norme: l’Italia risulta essere tra i paesi europei più inquinati.

(gc)

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