Decreto salva Italia. Interventi su Ici e pensioni, niente aumenti Irpef

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Torna l’ici, anche sulla prima casa, ma si chiamerà Imu (imposta municipale unica). Stretta sulle pensioni (ed il Ministro Fornero piange). Niente aumento dell’Irpef per i redditi più alti, bolli sui portafogli titoli invece della patrimoniale. Leggi in allegato il testo integrale del Decreto salva Italia

Presentata in una lunga conferenza stampa, dai toni spesso drammatici (resteranno negli annali le lacrime del ministro del Welfare Elsa Fornero) quello che il Premier Monti ha definito il “Decreto salva Italia”.

Dei 30 miliardi complessivi del decreto salva Italia, si stima che ben 18 siano di nuove tasse, mentre gli altri 12 verranno da tagli agli spesa. Ed il Prof. Monti vuole dare il buon esempio rinunciando allo stipendio da capo del Governo ed a quello di Ministro dell’Economia.

Torna l’Ici, anche sulla prima casa, insieme alla rivalutazione dei valori catastali, che saranno rivisti del 15%. Il prelievo sulle prime case sarà dello 0,4%, con una franchigia di 200 euro, mentre sarà più consistente per le seconde e terze case e per le cosiddette case di lusso.

Dal 2012 con il Decreto Salva Italia spariscono di fatto le pensioni di anzianità e scatta il calcolo dell’assegno con il sistema contributo pro-rata per tutti. Salta la finestra mobile, ma l’età minima di pensione per gli uomini sarà elevata a 66 anni e per le donne a 62 anni. A prescindere dall’età si potrà accedere alla pensione «anticipata» con 42 anni e un mese di contributi per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne. Viene rivisto anche il meccanismo di indicizzazione degli assegni all’inflazione: per le pensioni fino a due volte il minimo (circa 950 euro al mese) la perequazione sarà integrale, ma tutte quelle di importo superiore resteranno ferme.

Salta l’annunciato aumento dell’Irpef per i redditi più alti, ma arrivano nuove tasse sui patrimoni più consistenti: bollo di stato (già esistente per i conti correnti) esteso ai portafogli titoli, nuove tasse sulle imbarcazioni che superano i 10 metri, prelievo una tantum sui capitali rimpatriati grazie allo scudo fiscale.

Oltre a tagli e tasse il decreto salva Italia contiene anche una serie di norme tese a favorire lo sviluppo, a partire dalla deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro pagato dalle imprese. Stop all’uso del denaro contante oltre i mille euro per rafforzare la lotta all’evasione fiscale.

Leggi il testo integrale del Decreto Salva Italia

Le lacrime del Ministro Fornero 

(VG)

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