Il gennaio più caldo di sempre

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Gennaio 2020 è stato il gennaio con le temperature più alte mai registrate – in una classifica che vede i primi 10 mesi di gennaio più caldi di sempre tutti in questo secolo

Gennaio 2020 è stato il gennaio con le temperature più alte mai registrate – in una classifica che vede i primi 10 mesi di gennaio più caldi di sempre tutti in questo secolo

Grazie a 141 anni di registrazioni, la National Oceanic and Atmospher Administration (NOAA), ha potuto decretare Gennaio 2020 come il primo mese dell’anno più caldo di tutti, fino ad oggi.

Questo mese si è posizionato in cima a una classifica che vede le prime dieci posizioni tutte occupato da annualità di questo secolo, a partire dal 2002 – a dimostrare l’accelerazione nella crisi climatica e nel riscaldamento globale.

È strano parlare in questi termini di un mese che è intrinsecamente il più freddo di tutto l’anno, ma la verità è che le registrazioni recenti rivelano temperature medie significativamente molto alte.

Come riportato dalla NOAA, «Gennaio 2020 ha segnato il 44° gennaio consecutivo e il 421° mese consecutivo con temperature, almeno nominalmente, superiori alla media del XX secolo».

Il NOAA ha scoperto che la temperatura globale della superficie terrestre e oceanica di Gennaio è stata la più alta mai registrata, con 1,14°C sopra la media del XX secolo, superando il record stabilito nel gennaio 2016 di 0,02°C.

Il mese scorso, infatti, ha registrato 1,5°C sopra la media dell’emisfero settentrionale, mentre l’emisfero australe è rimasto a 0,78°C sopra la media.

Ciò era strettamente legato a una notevole mancanza di copertura nevosa nell’emisfero settentrionale.

Ancora un’altra preoccupante tendenza è che la copertura del ghiaccio marino sia nell’Artico che nell’Antartico è stata significativamente ridotta.

Secondo la NASA, il 97% degli scienziati del clima riconosce l’attività umana come il colpevole dell’allarmante aumento delle temperature globali – in particolare la combustione di combustibili fossili, l’abuso di terra da parte del disboscamento e la zootecnia per l’industria della carne – che aumentano tutte le concentrazioni di anidride carbonica e altre emissioni di gas serra.

Se non facciamo qualcosa, le ripercussioni saranno di grande portata – climi estremi, precipitazioni imprevedibili, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, squilibri degli ecosistemi, pericolo di sopravvivenza di flora e fauna.

Il record raggiunto da Gennaio 2020 è l’ennesimo campanello di allarme.

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