Nasce il primo hamburger salva-pianeta, che ‘piace’ ai vegetariani

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Un gruppo di ricercatori di Maastricht sta mettendo a punto la carne in provetta. Ad ottobre sarà in commercio l’hamburger che tutela l’ambiente e fa bene alla salute

Si può salvare il pianeta con un hamburger da 250mila euro? Se si tratta di carne realizzata in provetta è possibile. Anche perché si risparmia sull’allevamento, sull’acqua per coltivare i campi da cui deriva il mangime del bestiame, si evitano le emissioni di Co2 e si combatte la fame nel mondo.

Entro il prossimo autunno sarà pronto il primo hamburger – appunto dal costo di 250mila euro per il primo esemplare – creato attraverso la coltura di cellule muscolari in siero fetale di vitello. In pratica con le cellule staminali. Secondo Mark Post, capo del Dipartimento di Fisiologia presso l’Università di Maastricht, la carne “sintetica” potrebbe ridurre l’impatto ambientale fino al 60 per cento: diminuisce il numero di animali d’allevamento macellati e di conseguenza si riducono le emissioni di gas ad effetto serra (18 per cento dei gas serra provengono da metano, derivante da agricoltura). I ricercatori dei Paesi Bassi sostengono che la carne in provetta potrebbe essere prodotta su larga scala nel giro di 20 anni. E non finiscono qui i “plus” dell’hamburger “anti-biologico”.

La carne “di laboratorio” potrebbe essere infatti “coltivata” al fine di ottenere alcune qualità ad hoc come ad esempio acidi grassi polinsaturi (omega 3). Viene da chiedersi se i vegetariani cominceranno a mangiare carne.

 Nereo Brancusi

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