ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Genoa-Lazio 0-1, gol di Luis Alberto decide il match-Superenalotto, 5 vince 129mila euro: la combinazione di oggi-Trump a processo, un uomo si dà fuoco davanti al tribunale di New York-Udinese-Roma si giocherà il 25 aprile-Innovazione, Toia: "Europa verso sostenibilità ambientale con il supporto del digitale"-Usa, l'allarme dell'Fbi: "Hacker cinesi pronti a devastante attacco"-Ia, nuove frontiere tecnologiche al servizio di marketing e comunicazione a 'Megatrends'-Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando ruolo garanzia mutualistica-Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): "Intelligenza artificiale utile, ma con il controllo dell’uomo"-Trasporti, assessore Lucente: "Bigliettazione digitale tema molto caro a Regione Lombardia"-Università, Cingolani: "Leonardo sospende visite per motivi di sicurezza". Mur: "Sconcertante"-Peste Suina, Martinelli (Assosuini): "Se crolla export a rischio settore prosciutto made in Italy"-Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta gamma, 45 mln in Italia-Campari, Lollobrigida inaugura nuova linea Aperol-Cancro, oncologo: "Tre anni per vaccino mRna contro melanoma"-Fantacchiotti: "Investimento importante con nuovi 6mila metri quadri"-Fantacchiotti: "Campari brand in forte crescita nel segno sostenibilità"-Corona "non è più pericoloso", restituito il passaporto-Al Gic di PIacenza in scena l'innovazione tecnologica e tutte le novità del comparto calcestruzzo-Covid, 72enne col virus per 613 giorni: 'eterni positivi' possibile motore di varianti

Sabratha e Leptis Magna, la Libia ‘millenaria’ che rischia sotto le bombe

Condividi questo articolo:

I bombardamenti della coalizione occidentale sulla Libia vanno avanti. A forte rischio anche il patrimonio culturale del paese di Gheddafi. Preoccupazione per i siti di Leptis Magna e Sabratha, patrimonio Unesco dal 1982. Nell’articolo di seguito trovi una breve descrizione dei siti archeologici, che risalgono ai tempi dei fenici e dei romani

Sono le difese missilistiche di Gheddafi gli obiettivi delle bombe che Francia, Gran Bretagna, Usa e Italia stanno lanciando dai cieli della Libia su Tripoli. Ma le esplosioni non si controllano. I civili possono morire, le città possono essere distrutte. Leptis Magna e Sabratha sono “morte” da tempo, ma le loro rovine raccontano ancora oggi di gloriosi fasti datati migliaia di anni. Sono i siti archeologici più famosi d’Africa e – a causa della loro vicinanza alla capitale libica – rischiano seriamente di essere danneggiate dai missili della coalizione internazionale. Leptis Magna – a 130 chilometri da Tripoli – fu fondata da coloni fenici intorno al 1100 a.C.. Dal controllo cartaginese, durante la terza guerra punica, passò sotto l’egida romana: lì si trova ancora oggi il colossale teatro, uno dei più antichi del mondo romano in pietra (primo secolo a.C.); il foro dei Severi; l’arco di Settimio Severo del 203 e le terme di Adriano del 137 d.C.. La città, che dal 1982 figura nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, era una delle tre che hanno dato il nome alla Tripolitania.

Altrettanto noti sono i tesori di Sabratha. Nata attorno al VII secolo a.C., sempre ad opera dei fenici, fu presa dai romani nel 46 a.C.. Può vantare il teatro romano del II secolo d.C.; i templi di Antonino e Giove; la basilica cristiana fatta costruire da Giustiniano con pavimento a mosaico. Ma anche il tempio di Liber Pater, il tempio di Serapide, il tempio di Ercole e quello di Iside. Anch’essa dal 1982 è patrimonio dell’Unesco. La speranza è che le bombe non spazzino via anche questi pezzi di storia. (umberto di giacomo)

Questo articolo è stato letto 339 volte.

archeologico, bombe, gheddafi, libia, sito, templi, unesco

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net