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La Villa Lante di Bagnaia racconta di nobili e cardinali nel ‘500

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Dimora sontuosa di un potente cardinale a pochi chilometri da Viterbo, Villa Lante di Bagnaia è famosa per i suoi giardini dove dominano i giochi d’acqua

 

La provincia di Viterbo nasconde piccoli gioielli di storia e architettura. Fra questi la villa Lante di Bagnaia, a pochi chilometri dal capoluogo, con il suo meraviglioso giardino e le sue eleganti fontane. Commissionata dal cardinale Gianfrancesco Gambara, venne progettata da Jacopo Barozzi da Vignola secondo lo stile manieristico tipico del ‘500. Il nome di villa Lante risale almeno ad un secolo dopo, quando l’intera struttura passò nelle mani di Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, Duca di Bomarzo.

La vera attrazione della villa sono i giochi d’acqua, il dedalo geometrico delle sue siepi, la Fontana dei Mori del Giambologna. Tutto nel parco è stato studiato per sfruttare e valorizzare il vivace ruscello  che scende dalla roccia sopra al parco. L’acqua viene poi incanalata in fontane e cascatelle fino a giungere alla fontana dei Mori. Quasi nascoste sono invece le due palazzine simmetriche dove il cardinale viveva. Ma la presenza del potente prelato è forte anche nei giardini, basterà contare quante volte appaiono, fra fontane e siepi, le chele di un gambero, emblema del cardinale Gambara. A leggere statue e simboli si scopriranno molte curiosità e pezzetti di storia. Per esempio lo stretto legame del cardinale con la famiglia Farnese, a cui doveva la sua brillante carriera nel clero romano o nella Fontana dei Giganti, con le statue dell’Arno e del Tevere, la cordialità di rapporti fra lo Stato pontificio e la famiglia Medici di Firenze. Il biglietto di ingresso ai giardini costa 5 euro (ridotto 2,50). 

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fontane, giardini, villa Lante di Bagnaia, Viterbo

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