Salvaiciclisti. 30 e lode: un appello per aumentare la sicurezza stradale

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E’ di pochi giorni fa il lancio dell’iniziativa ‘30 e lode’ che il movimento salvaiciclisti ha lanciato sul web, con l’invito a firmare la petizione per ridurre a 30 km/h la velocità in paese

Non più di 30 km all’ora nelle nostre città, per la maggiore sicurezza di pedoni e ciclisti. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “30 e lode” da parte del Movimento Salvaiciclisti che vuole sensibilizzare le Istituzioni verso la maggiore sicurezza possibile sulle strade delle trafficate città italiane.

Un limite massimo di 30 km/h in tutte le aree residenziali, fatta eccezione per le arterie a scorrimento veloce, dunque. Un limite dettato dal buon senso che permette ai veicoli a motore  di poter reagire con prontezza per evitare incidenti spesso mortali. Un modo per dare maggiore sicurezza ai bambini che giocano, ai pedoni che attraversano le strade, ai ciclisti, ma anche ad animali che possono inaspettatamente invadere la carreggiata. Oltre 2500 sono solo i ciclisti che hanno perso la vita negli ultimi 10 anni, più di 7500 i pedoni investiti e deceduti. Per arginare il fenomeno tragico, causato soprattutto dalla velocità dei mezzi a motore, non serve, o per lo meno appare insufficiente, la predisposizione di piste ciclabili o spazi pedonali. Soprattutto nelle aree residenziali l’argomento va affrontato limitando la velocità: questo l’obiettivo della campagna diffusa sul sito web www.salvaiciclisti.it

I Salvaiciclisti, quindi, parlano in difesa dei cosiddetti ‘utenti deboli’ lanciando una petizione online. Ultimo atto che segue mesi di attività rivolta alla sensibilizzazione delle istituzioni e che ora lancia un vero appello alla società tutta.

Salvaiciclisti ha l’obiettivo di inviare la petizione  ‘ai presidenti di Camera e Senato, al presidente della Commissione Trasporti alla Camera, Mario Valducci e, per conoscenza, ad altri parlamentari ed esponenti del panorama politico italiano per chiedere la riduzione dei limiti di velocità massima all’interno delle aree residenziali a 30 km/h ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce’.

Dati alla mano, forniti al Movimento da altri Paesi europei, indicano nella riduzione della velocità a 30 km/h, la soluzione per il dimezzamento di morti e feriti nelle città, con conseguente risparmio per la collettività sulle spese medico sanitarie. Dagli studi condotti ‘i tempi di percorrenza media per gli automobilisti aumenterebbero di appena il 3%’.

In attesa della Settimana europea della mobilità, prevista dal 16 al 22 settembre, Milano ha fatto partire in questi giorni una sperimentazione in zona Navigli, centro della movida e zona molto frequentata dai giovani. L’augurio è che anche il Parlamento italiano non tardi ad interessarsi alla questione. Per ora chiunque lo desideri può firmare la petizione sul sito web www.change.org/30elode e divulgare la petizione su twitter.

(Vincenzo Nizza – fonte www.salvaiciclisti.it)

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