Videogiochi, al via a Roma Level up-school days

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Roma, 28 set. (Adnkronos/Labitalia) – Al via a Roma Level up-school days, il primo e unico evento italiano di formazione interamente dedicato all’ideazione e allo sviluppo di videogiochi. L’iniziativa è ideata dall’Aiv-Accademia italiana videogiochi in collaborazione con il polo tecnico professionale Galileo. Dal 28 al 30 settembre, tutti gli studenti interessati al comparto videoludico potranno partecipare a simulazioni, a workshop condotti da docenti dell’Aiv e ad opere interattive.

“Il Level up school days – spiega Luca De Dominicis, fondatore e presidente di Aiv – è oggi alla sua prima edizione ma in realtà nasce due anni fa dalla tradizionale Level up che è una conferenza di sviluppatori internazionali. Il Level up nasce per importare cultura e conoscenza dall’estero verso l’Italia e per far sì che anche il nostro paese abbia una industria della tecnologia per l’intrattenimento e per i videogiochi. La desinenza school days, che oggi è alla sua prima edizione, tratta una tematica speciale per la cultura del videogioco nelle scuole, ovvero: la programmazione, la grafica, il design, l’animazione e il rigging, la scrittura interattiva”.

“E’ molto importante per noi – sottolinea – essere qui oggi perché è la testimonianza di come una cultura della scienza che sia senza pregiudizi aiuta tutti quanti a crescere e a lavorare di più. L’emergenza Covid ha fatto aprire gli occhi sul fatto che l’Italia non è pronta e non è digitalizzata a sufficienza: problemi di rete, di infrastrutture, impreparazione delle famiglie italiane e anche dei docenti rispetto a tutti gli strumenti software che possono aiutarci a restare connessi anche in un momento di crisi come questo. Nel male, bisogna cavalcare l’onda positiva e abbiamo fatto sì che tutta una serie di strumenti utili per la didattica, venga messa a sistema e venga spiegata meglio. Il Covid ci ha aiutato quindi in qualche modo ad essere più coscienti di un limite, per far sì che venga superato in fretta”.

Ad ospitare l’evento sarà l’itis Galileo Galilei che, insieme all’Aiv, metterà al servizio dei ragazzi percorsi didattici specifici e prodotti innovativi a supporto dell’apprendimento. La collaborazione tra i due enti formatori si è rafforzata ulteriormente con la presenza di aule attrezzate all’interno dell’istituto, dove si svolgono le lezioni dell’accademia e le attività per l’alternanza scuola lavoro.

De Dominicis ha poi sottolineato: “La collaborazione con l’Itis Galilei è per l’Accademia italiana dei videogiochi un momento eccezionale. La preside Giustini ha permesso per la prima volta in Italia di fare una convergenza per l’alternanza scuola-lavoro per far sì che i nostri studenti dell’Aiv possano insegnare ai ragazzi del liceo a programmare, a fare design e grafica 3D fin dal terzo anno. Da quest’anno oltretutto partiranno le prime classi a curvatura, cioè si studieranno videogiochi fin dal primo anno del liceo. Questo permette ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro a 22 anni, laureati, con otto anni di esperienza in un settore. Questo vuol dire essere competitivi in Europa”.

Durante la tre giorni si alterneranno sul palco dell’aula magna la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il viceministro dell’Interno, Vito Crimi, la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Mirella Liuzzi – promotrice del Fondo per i videogiochi – e la sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde. Sono previsti dibattiti, lectio magistralis, aree dedicate alla realtà virtuale, simulazioni e retrogaming. L’intento degli organizzatori è quello di presentare tutte le novità legate alle scienze e alle tecnologie dell’interattività, come ad esempio la connessione con gli effetti speciali nel cinema.

In merito alle innovative applicazioni del settore dei videogame, De Dominicis sostiene che: “La cosa più importante di quest’anno è stata la serie tv ‘The mandalorian’ in cui l’industrial light and magic per la prima volta ha usato un motore di un videogioco per gli effetti speciali. Questo cambia completamente il modo di fare cinema e produce una convergenza importante tra le skill dei videogiochi verso quelle dell’intrattenimento più classico, cosa che rende il concetto di intrattenimento sempre più forte. Ecco perché parleremo da oggi in poi di nuove tecnologie per l’intrattenimento e l’interattività”.

“La collaborazione con l’Aiv – spiega Ian Carnelli, gsp manager di Esa-European space agency – è assolutamente naturale perché tutto ciò che va nello spazio deve essere simulato per vedere se funziona e la simulazione è il cuore dei videogame. In concreto forniamo dei dati delle vere missioni spaziali che Aiv può utilizzare con i ragazzi per stimolare ancora di più le loro conoscenze e l’applicazione nel settore dei videogame”.

“Il settore dei videogiochi – avverte – stimola e innova tutto ciò che riguarda la simulazione, la computer grafica ma anche l’hardware stesso. Perché per processare questa enorme quantità di dati dei videogame servono delle architetture innovative che l’Esa utilizza per fare dei calcoli di simulazioni spaziali per i nostri satelliti e i nostri sistemi. Quindi in realtà c’è una convergenza a livello di tecnologia, di software e di innovazione tra questi due settori”.

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