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Street Art per accendere riflettori su talassemia e anemia falciforme

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Roma, 2 dic. (Adnkronos Salute) – Tre storie ‘raccontate sui muri’. Tre protagonisti visti da tre artisti per sensibilizzare sulla talassemia e l’anemia falciforme, due patologie ereditarie del sangue che in Italia colpiscono migliaia di persone. E per ricordare l’importanza delle donazioni di sangue, che ancora oggi rappresentano una terapia salvavita per questi pazienti nonostante i progressi della ricerca scientifica e clinica. Con questo obiettivo Novartis ha promosso la campagna ‘Blood Artists’ che si rivolge a tutta la popolazione, e in particolare ai giovani, per far comprendere attraverso la Street Art cosa vuol dire convivere con queste patologie e quanto sia grande il contributo che ognuno di noi può dare attraverso la donazione di sangue. A ‘raccontare’, quest’anno, i muri di Cagliari, dove prende il via la prima edizione della campagna.

Il progetto è stato presentato questa mattina online ed è realizzato in collaborazione con Avis (Associazione volontari italiani del sangue), Fondazione italiana ‘Leonardo Giambrone’ per la guarigione dalla talassemia e drepanocitosi, Uniamo Fimr (Federazione italiana malattie rare), United Onlus (Federazione nazionale delle associazioni per le anemie rare, le talassemie e la drepanocitosi) e con il patrocinio della Società italiana talassemie ed emoglobinopatie (Site) e Fondazione For Anemia. L’iniziativa coinvolgerà sia le piazze virtuali, attraverso il canale Instagram dedicato @blood.artists, sia spazi fisici: nel 2021 sarà realizzata in altre città italiane. Ma la prima tappa non a caso è in Sardegna, una delle regioni italiane con il più alto tasso di incidenza di persone con talassemia.

Qui tre famosi Street Artists – Coquelicot Mafille, Stereal e Napal – hanno interpretato la storia e la vita quotidiana di Giorgio Pio, Annarita e Costanza, persone che da anni convivono con la talassemia e l’anemia falciforme e protagonisti simbolici della storia di migliaia di pazienti in tutta Italia. Le opere sono state realizzate sul muro della scuola primaria Via Flavio Gioia di Cagliari, accanto alla sede Avis.

“In questi anni – ha detto Gian Luca Forni, presidente della Site – sono stati fatti enormi passi avanti per allungare la vita dei pazienti con anemia falciforme e talassemia e migliorarne la qualità, ma non è abbastanza. C’è ancora poca consapevolezza sul carico assistenziale che gravita su di essi. La forza di una campagna come Blood Artists è quella di sperimentare un linguaggio innovativo per parlare a tutti di queste malattie congenite del sangue ancora poco conosciute nonostante la larga diffusione che hanno in paesi come l’Italia”.

Le associazioni che collaborano al progetto ‘Blood Artists’ concordano sull’importanza della campagna: “Il progetto ‘BloodArtists’, con il linguaggio della Street Art – spiegano in un messaggio comune – accende un faro ‘non convenzionale’ sui bisogni di chi soffre di talassemia e anemia falciforme, patologie rare che richiedono ancora molto studi scientifici e clinici per una cura risolutiva. Vogliamo aumentare l’attenzione, a partire da quella dei giovani, affinché i bisogni dei pazienti possano trovare soddisfazione anche attraverso la solidarietà dei ragazzi subito dopo la maggior età, mediante un atto di donazione”.

Novartis, ha concluso Luigi Boano, general manager di Novartis Oncology Italia, “è impegnata da oltre 50 anni nella ricerca di soluzioni terapeutiche sempre più innovative, affinché i pazienti con talassemia e anemia falciforme possano vivere più a lungo e con una migliore qualità di vita. La ricerca ha compiuto passi avanti molto importanti per queste patologie genetiche ereditarie, ma deve crescere la conoscenza e la consapevolezza verso i bisogni di questi pazienti. È con questo obiettivo che lanciamo questa campagna per diffondere una più capillare informazione su queste malattie, coinvolgendo tutta la popolazione a partire dai giovani”.

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