Spazio: l’Europa a caccia di pianeti simili alla Terra, missione Plato supera test critico (2)

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(Adnkronos) – Raggiunto questo traguardo, ora può iniziare la seconda fase del contratto industriale guidato da Ohb System Ag come prime contractor con Thales in Francia e Ruag Space System Svizzera come parte del Core Team. “Il Team di sviluppo dei telescopi, guidato dall’Inaf, ha coordinato con grande efficacia le attività in questi due frenetici anni nonostante la pandemia abbia reso quasi impossibile visitare i laboratori dei partner internazionali” afferma con soddisfazione Luca Valenziano dell’Inaf, Project Manager delle Plato Camera. “Il traguardo intermedio raggiunto con questa Milestone ci rende orgogliosi e fiduciosi per l’impegnativa fase di costruzione degli strumenti che vedrà i ricercatori italiani in prima fila in quasi ogni ambito di questa complessa, ambiziosa missione” commenta ancora.

La fornitura del Payload di Plato è responsabilità dell’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con un consorzio europeo di istituti e industria, il Plato Mission Consortium, in conformità con l’accordo multilaterale stabilito con l’Esa. Il contributo italiano al Payload è importante e articolato. Sotto il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana – che finanzia le attività industriali per la realizzazione delle parti di responsabilità italiana per la missione e fornisce il supporto al team scientifico – e la supervisione di ricercatori Inaf – ideatori del progetto ottico – le strutture opto-meccaniche dei telescopi sono costruite e sottoposte a stringenti test per la verifica delle prestazioni negli stabilimenti fiorentini di Leonardo, in collaborazione con Thales Alenia Space Italia e le pmi Medialario, Hst e Silo.

Sempre sotto il coordinamento di Asi, e la supervisione dei ricercatori dell’Inaf, che ne realizzano anche il software, il computer di bordo che serve il Payload è costruito negli stabilimenti di Livorno dalla KayserItalia. Infine un team di ricercatori e ingegneri Inaf coordina le attività di sviluppo e verifica di tutti i telescopi condotte presso industrie e istituti di ricerca dei paesi europei che afferiscono al Plato Mission Consortium. Mario Salatti, Program manager di Asi per lo sviluppo della parte ottica dei telescopi, parla di Plato definendola “una missione straordinaria” perché “introduce, per certi versi, filosofie di produzione di serie nell’ambito spaziale laddove normalmente si impiegano strumenti unici, prototipi”.

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