Povertà: Draghi all’Onu, ‘obiettivo fame zero nel 2030’

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Roma, 23 set. (Adnkronos) – “Quando il Segretario Generale Guterres ha lanciato l’idea di questo vertice nel 2019, la malnutrizione era già in aumento. Oggi, questa situazione è diventata ancora più drammatica. Secondo gli ultimi dati, quasi una persona su dieci nel mondo è denutrita. La pandemia e la recessione mondiale hanno spinto quasi 100 milioni di persone in povertà estrema, portando il totale a 730 milioni”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo al ‘Food Systems Summit’ nell’ambito dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

“I cambiamenti climatici hanno aumentato il rischio di siccità, inondazioni ed eventi meteorologici estremi, che colpiscono in modo sproporzionato il settore agricolo. Le variazioni nei modelli di precipitazioni e le ondate di calore hanno ridotto la resa delle colture e la produttività dei terreni. L’effetto combinato delle crisi sanitarie, dell’instabilità economica e dei cambiamenti climatici può minare i nostri sforzi collettivi per combattere la fame a livello globale. L’Italia è pienamente impegnata a promuovere sistemi alimentari sostenibili e resilienti, sia a livello nazionale che come Presidenza del G20. Alla riunione ministeriale del G20 a Matera a giugno, abbiamo firmato la ‘Dichiarazione di Matera’. Essa – ricorda il presidente del Consiglio – invita la comunità internazionale a garantire a tutti una nutrizione adeguata e a creare catene alimentari resilienti, per raggiungere l’obiettivo di fame zero nel 2030”.

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