Pnrr, Dinoi (Aepi): “In campo con 3 Pdl per ministero made in Italy, edilizia e lavoro”

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Roma, 19 mag. (Adnkronos) – “Oggi consegnamo tre proposte di legge di iniziativa popolare, agli esponenti politici e ai ministri: una per istituire il ministero per il Made in italy, un’altra per un testo unico in materia di detrazioni fiscali connesse ad interventi edilizi, in primis il Superbonus, ed un’altra per norme in materia di disciplina dei rapporti di lavoro a tempo determinato o occasionali, rilanciando anche i voucher per le piccole imprese”. E’ l’annuncio che giunge dal presidente di Aepi Mino Dinoi in occasione dell’evento ‘Pnrr: priorità e futuro dell’Italia’ organizzato a Roma, in collaborazione con l’Adnkronos al Palazzo dell’Informazione, al quale intervengono il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, il deputato Pd Francesco Boccia e il leader di Azione Carlo Calenda.

“L’istituzione del ministero del made in Italy non è un ministero in più ma è mettere insieme le deleghe – spiega Dinoi – crediamo che per promuovere il marchio e fare una lotta vera alla contraffazione ed esportare nel miglior modo possibile i nostri prodotti c’è bisogno di un interlocutore unico in sede di legge di bilancio, il Paese ha bisogno di un’azione unica”.

Inoltre, “abbiamo proposto una legge che punti a rivisitare il contratto di lavoro a tempo determinato per le piccole imprese e per la lotta all’evasione” sostiene e in merito alla terza proposta di legge viene presentata perché “l’esperienza del Superbonus 110% era un’operazione utile e lo è stata fino a che dopo due anni sono cambiate le regole del gioco 52 volte e questo è impossibile in un Paese che ha voglia di rilanciarsi” afferma Dinoi nel sottolineare che “bisogna dare certezze. Regolamentiamo, controlliamo ma non blocchiamo lo sviluppo economico”.

Il testo unico in materia di detrazioni fiscali connesse ad interventi edilizi andrebbe a definire le diverse tipologie di intervento ammesse alla detrazione, i soggetti beneficiari, i requisiti di accesso, i limiti di spesa, le modalità di pagamento e di fruizione del credito o di opzione per lo sconto in fattura e, inoltre, la determinazione triennale- in sede di legge di bilancio- della percentuale di spesa detraibile, in relazione all’intervento.

In tema di rapporti di lavoro a tempo determinato o occasionali e la modalità di determinazione del reddito da lavoro dipendente, alla luce della carenza di personale nei settori turismo e servizi, si chiede di ampliare da 12 a 24 mesi la durata massima del contratto, prevedendo la possibilità di successivi rinnovi. Le modifiche porterebbero dal 20 al 30%, rispetto ai lavoratori stabili impiegati, il numero massimo di contratti a tempo determinato attivabili da un’azienda, escludendo dal computo chi ha oltre 40 anni (anziché 50 come previsto attualmente). Inoltre si chiede di introdurre due tipi di voucher (con aumento della retribuzione oraria netta a le quota di contributi Inps) per le aziende sino a 5 dipendenti, con procedure più snelle e la possibilità di far emergere il lavoro sommerso.

“Da questo momento parte la nostra campagna di comunicazione e di presenza nei territori per la raccolta firme. – annuncia Dinoi -La nostra Confederazione, a tutti i livelli, provinciale, regionale e nazionale, è pronta a muoversi, con l’auspicio di ottenere consensi anche dai tanti esponenti politici presenti oggi al tavolo”.

Sulla richiesta di istituire un ministero del Made in Italy, con portafoglio, continua il pressing di Aepi: sono anni che la Confederazione porta avanti questa battaglia, consapevole che possa essere una svolta per export e internazionalizzazione.

A questo proposito, a margine del convegno, Dinoi ha sottolineato che il leader di M5S Giuseppe Conte “oggi ha aperto all’istituzione di un ministero per il made in Italy” mentre due anni fa, “durante la prima festa di Aepi, il sottosegretario Manlio Di Stefano attaccò pubblicamente la nostra proposta di iniziativa parlamentare che avevamo presentato e che venne firmata da tutti i deputati tranne che da M5Stelle”. Conte è intervenuto sul tema di un ministero del made in Italy dicendo che “abbiamo fatto tantissimo lavoro per difenderlo”, e che “se c’è qualche suggerimento per rafforzarlo lo sottoscrivo in bianco”. “Il sottosegretario Di Stefano – ha spiegato Dinoi – disse che era inutile, che non serviva perché bastava il ministero degli Esteri. E’ agli atti”.

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