Gemelli Molise, il 9 marzo incontro su prevenzione e diagnosi precoce dei tumori femminili

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Roma, 5 mar. (Adnkronos Salute) – I tumori femminili ogni anno in Italia colpiscono 70.000 donne. Tra queste, sono circa 53.000 quelle che si ammalano di tumore al seno, di gran lunga quello più diffuso. Ma anche gli altri organi dell’apparato riproduttore femminile possono essere colpiti da un cancro. Ogni anno sono infatti 11.400 i nuovi casi di tumore all’utero e 5.300 i nuovi casi di tumore alle ovaie. I tumori femminili in molti casi si possono prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci. Questi i temi al centro dell’evento “Insieme in Rosa – Prevenzione e Diagnosi precoce dei tumori femminili”, trasmesso in diretta streaming sul sito di Gemelli Molise e sulla pagina Facebook martedì 9 marzo alle 16.30. Tutti potranno partecipare e interagire con i relatori, facendo domande attraverso i commenti social.

All’incontro parteciperanno Celeste Condorelli, Amministratrice Delegata Gemelli Molise, Giovanna Sticca, Direttrice Sanitaria – Gemelli Molise, Francesco Cosentino, Direttore Dipartimento di Oncologia e UOC Ginecologia Oncologica, Emilio Bria, Direzione del Governo Clinico Gemelli Molise, Carmela Franchella, Presidente Lilt Associazione Provinciale di Campobasso, Valeria Moffa, Direttore della Scuola Allievi Agenti di Campobasso. Modera l’incontro Valentina Fauzia, Giornalista Presidente del Gus Molise.

Fare diagnosi precoce – ricorda una nota – significa individuare un tumore in fase iniziale, quando ancora non si è diffuso in altri organi tramite metastasi. In genere è più semplice trattare un tumore nei primi stadi: gli interventi chirurgici possono essere più circoscritti e le terapie farmacologiche meno pesanti, con una conseguente migliore qualità della vita del paziente. Ogni fascia d’età e ogni tipo di tumore hanno caratteristiche diverse, che richiedono particolari controlli e accorgimenti.

“La data che abbiamo scelto per questo incontro non è casuale – spiega l’Ad Gemelli Molise Celeste Condorelli -. L’evento si svolge in prossimità della giornata dedicata alla donna anche per sensibilizzare la comunità sull’importanza della medicina di genere, che si occupa, tra le altre cose, di realizzare programmi di prevenzione, sviluppare metodologie diagnostiche e terapeutiche su misura per la donna e per l’uomo. Grazie, infatti, ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce – continua Condorelli – nonostante il continuo aumento dell’incidenza, circa 0,9% ogni anno, oggi si muore meno che in passato a causa di un tumore del seno, tanto che la mortalità fa segnare un calo annuale del 2,2%”.

“Negli ultimi anni sono stati compiuti passi da gigante per la terapia” dei tumori femminili “ma il fattore prognostico e le armi più importanti che abbiamo a disposizione – afferma Francesco Cosentino, direttore Dipartimento di Oncologia e Uoc Ginecologia Oncologica Gemelli Molise – sono senz’altro la prevenzione e la diagnosi precoce. A tal proposito è importante sottolineare che orami da più di un anno stiamo tutti sperimentando l’effetto devastante della pandemia che ha cambiato le nostre vite. Molte donne, per timore del Covid-19 o per l’impossibilità di accedere alle cure hanno rinunciato a sottoporsi agli esami diagnostici. Dal maggio 2019 al maggio 2020 in Italia, secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), in Italia sono ‘sfuggiti’ ai test di screening circa 1700 casi potenziali di carcinoma della cervice e quasi 1000 casi di carcinoma dell’endometrio. Ecco perché abbiamo dedicato a questa tematica l’appuntamento che abbiamo realizzato per il prossimo martedì 9 marzo”.

Nella fascia di età dai 20 ai 40 anni, i tumori femminili costituiscono, per fortuna, una rarità. È però l’età giusta per fare prevenzione. È tra i 40 e i 50 anni che si registra un primo aumento dell’incidenza, anche se il picco si verifica dopo i 50. In questo decennio, non bisogna abbandonare le buone abitudini in materia di prevenzione e di corretti stili di vita, ma anche dopo diventa ancor più importante. “Poiché sono anche gli anni nei quali è più frequente che compaiano tumori – conclude Giovanna Sticca, Direttrice sanitaria Gemelli Molise – la diagnosi precoce assume una rilevanza ancora maggiore che in precedenza. Le visite, i controlli, il Pap-test e la mammografia rimangono strumenti indispensabili di contenimento del disturbo: un tumore diagnosticato nelle fasi iniziali, anche in una persona molto anziana – assicura – può essere curato efficacemente senza lasciare sequele dolorose”.

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