Food, Saccani (Consorzio mozzarella Dop): ‘Formazione alla base della competitività’

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Roma, 3 dic. (Adnkronos/Labitalia) – “I giovani sono il futuro di tutto e la formazione sta alla base della competitività che noi possiamo avere e che i giovani devono portare all’interno dei comparti produttivi. Noi vogliamo investire sulla formazione perché solo mantenendo e incrementando i livelli qualitativi del prodotto, attraverso la formazione delle alte professionalità, possiamo essere competitivi sui mercati internazionali. Per questo, i giovani devono avvicinarsi non solo al mestiere di casaro ma all’intera filiera. Il corso da casari costituisce un tassello, è un’alta professionalità di cui abbiamo bisogno ma è inserito in un contesto moderno, molto dinamico, con un grande sviluppo verso l’estero, per cui i partecipanti sono interessati al comparto più in generale, non solo a fare i casari”. Così il direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, Pier Maria Saccani, commenta il corso per casari promosso dalla Scuola di formazione lattiero casearia del Consorzio stesso.

“Il corso per casari – spiega ad Adnkronos/Labitalia – si inserisce all’interno dell’offerta formativa della nostra Scuola, che si sta sviluppando sostanzialmente su tre direttrici: una più tecnico-scientifica legata agli allevamenti e ai caseifici con approfondimenti su benessere animale, biosicurezza, evoluzione della parte zootecnica in generale, in collaborazione anche con strutture universitarie e l’Istituto zooprofilattico; una parte più di natura promozionale e commerciale, nell’ottica di aumentare la presenza del prodotto sui mercati esteri, tenendo conto anche dell’assenza della fiere in questo periodo; e anche una parte sulla comunicazione, dunque il nuovo modo di approcciarsi ai consumatori, l’utilizzo dei social e più in generale anche delle piattaforme di commercio elettronico”.

“Quest’anno per forza di cose il corso è strutturato con incontri su piattaforme on line, però ci aspettiamo, pur con tutte le precauzioni che dovremo adottare, anche di sviluppare tutta una parte pratica soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dei casari che dovrà per forza essere organizzata”, sottolinea. “Questo progetto ha compiuto tre anni e sta offrendo sbocchi sociali e occupazionali a tanti ragazzi. Il 39% degli oltre 11mila addetti nel comparto è under 32, mentre il 30% è rappresentato da donne. Giovani, formazione, ricerca e innovazione tecnologica sono proprio gli asset strategici su cui investire ancora”, conclude.

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