Covid: Fontana, ‘meglio in 4 al ristorante che in 24 a casa, sì a libertà controllata’

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Milano, 23 feb. (Adnkronos) – Per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, il Governo è partito con il piede giusto finora. “Per quanto mi riguarda, sì. Il ministro Garavaglia, appena è stata annunciata la chiusura degli impianti di sci, è venuto qui a parlare con tutti i rappresentanti del turismo. La ministra Gelmini mi è sembrata molto aperta sui problemi che riguardano il nostro territorio”, spiega in un’intervista a Repubblica. L’approccio rigorista non viene contestato: “Non è mai stata mia abitudine entrare nel merito delle scelte di carattere sanitario del governo. Che siamo ancora davanti a una situazione seria mi sembra evidente”, afferma Fontana.

Per il presidente serve una “libertà controllata”, con “provvedimenti mirati solo per circoscrivere alcuni focolai particolari”. Un esempio? “La Lombardia ora è in zona gialla e ci sono comunque delle limitazioni. Se esistono altre zone in cui l’andamento del contagio è preoccupante è giusto che si sappia in anticipo ogni settimana cosa si potrà fare”.

Sulla questione dei ristoranti aperti a cena, cavallo di battaglia di Matteo Salvini, “non c’è nulla di male – ritiene Fontana – se si rispettano le regole e tutte le linee di condotta. Molto meglio quattro persone che cenano al ristorante sedute a un tavolo distanziate, che gli assembramenti che abbiamo visto domenica davanti allo stadio di San Siro o la sera fuori dai bar. finisce che magari a tavola a casa si trovano in ventiquattro. Meglio dare un po’ di libertà controllata che regole rigide che vengono violate senza che nessuno intervenga”.

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