Coronavirus: Srm, crisi può rappresentare occasione di sviluppo per sud

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Roma, 3 dic. (Adnkronos) – L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del contagio da Covid-19 sta causando, anche nel Mezzogiorno, una riduzione senza precedenti dell’attività economica che, sebbene risulti inferiore al dato nazionale: è comunque rilevante e rischia un ulteriore peggioramento a causa della seconda ondata che si sta manifestando nell’ultimo trimestre dell’anno. E’ quanto emerge dallo studio realizzato da Srm, il centro studi di Intesa Sanpaolo dedicato al Mezzogiorno. Il report è stato presentato nel corso del Webinar Aspen.

La ripartenza del 2021, rileva il centro studi, si prevede, inoltre, sia lenta e disomogenea rispetto al Centro-Nord, con il rischio di ampliare le distanze con il resto del Paese, alimentate anche durante la precedente crisi finanziaria e non ancora recuperate. Un periodo di forte crisi e tensione se, da un lato, preoccupa dal punto di vista economico, dall’altro, spinge a una rivalutazione delle proprie possibilità e potenzialità per una ripresa. La crisi può diventare una vera occasione di sviluppo per il Mezzogiorno se si parte dalle seguenti considerazioni: Strutture più mature e integrate nei contesti internazionali favoriscono una ripartenza con più slancio.

Il Mezzogiorno, si rileva nel rapporto, resta una realtà economica rilevante nell’Ue, nonostante le note debolezze strutturali come la bassa produttività e la limitata propensione ad esportare. Sono presenti quasi 95.000 le imprese meridionali impegnate nelle produzioni manifatturiere, un quarto delle 378.000 imprese italiane, un numero considerevole nel contesto nazionale ma anche europeo (si posizionerebbe all’ottavo posto, tra Regno Unito (136.720) e Slovacchia (77.954).

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