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Chiellino: “Giornata Mondiale Ambiente grande sfida per cittadini, imprese e politica”

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Roma, 4 giu. – (Adnkronos) – La Giornata Mondiale dell’Ambiente, “una grande sfida” per i cittadini, per gli imprenditori e per la politica. Una ricorrenza che richiama tutti alle proprie responsabilità nei confronti del Pianeta in cui viviamo che richiede un gioco di squadra “dove si vince insieme”, quindi ognuno deve fare la propria parte: “i cittadini nella propria casa, le imprese cambiando i processi produttivi, la politica faciliando la transizione e vigilando sul cambiamento”. Così all’AdnKronos Gabriella Chiellino, presidente e fondatrice del gruppo eAmbiente (e, tra le altre cose, prima in Italia a laurearsi in Scienze Ambientali nel 1994 all’università Cà Foscari di Venezia).

Una sfida che coinvolge i cittadini, chiamati a fare la propria parte già in casa “dai rifiuti si consumi energetici al risparmio idrico agli acquisti”, dice Chiellino che sull’impegno del singolo ha un sogno: “che ogni cittadino si prendesse cura di almeno 1 mq della terra, che non sia la propria terra ma quella del vicino o quella comune, perché sulla nostra è troppo facile”.

Una sfida che coinvolge gli imprenditori. Per loro, l’augurio è che “davvero cambino il paradigma dei propri processi produttivi. E che inizino a rendicontare per capire dove intervenire per ridurre il proprio impatto ambientale perché in molti non lo sanno. E poi bisogna essere visionari: noi italiani siamo i più visionari e curiosi, ora dobbiamo calare a terra le idee che circolano nel nostro Paese”.

Tutto questo, però, “deve essere governato dalla politica e dalle istituzioni che devono assolutamente facilitare e controllare questi processi di cambiamento. La pubblica amministrazione deve essere pronta al cambiamento – continua Chiellino – ad esempio, nel Pnrr, nel capitolo transizione ecologica, sono calcolate le riduzioni di CO2 ma questo si può fare se la parte pubblica è aggiornata. Per questo nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza si parla tanto di formazione dei dirigenti pubblici e delle pubbliche amministrazioni”.

E poi, “ogni tanto bisogna alzare lo sguardo e puntare a una strategia più complessiva, che ora mi sembra ci sia e va calata a terra”, conclude.

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