Banche: Sciarrone Alibrandi (Cattolica), rivedere norme npl, più tutele a debitori’

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Milano, 17 feb. (Adnkronos) – L’Europa deve cambiare le regole troppo rigide per gestire i crediti in sofferenza. E lo deve fare il prima possibile, altrimenti non ci sarà ripresa. A pensarlo è Antonella Sciarrone Alibrandi, giurista e prorettrice dell’Università Cattolica di Milano. “Vanno ripensate le norme Ue sui default e il cosiddetto calendar provisioning, cioè la svalutazione obbligatoria del credito dopo un certo periodo. Erano norme nate per far emergere gli npl che, prima della Vigilanza Unica Bce, le banche tendevano a tenere il più possibile sotto il tappeto. Ora il mondo è cambiato, serve un altro tipo di risposta”, sottolinea in un’intervista al Corriere della Sera. “A cominciare dalle banche, che devono erogare bene il credito, non svalutarlo solo quando le cose vanno male”.

Per la giurista serve tutelare meglio i debitori: “Servirebbero nuove regole – dice – che consentano alle banche di non dover accantonare patrimonio se ristrutturano la posizione di un debitore, cosa che invece oggi avviene e quindi non spinge le banche ad andare incontro ai debitori. Serve poi un nuovo mercato per gli Npl, con le società anche statali di acquisto dei crediti come l’italiana Amco”.

In più, “servirebbero fondi più pazienti che puntino ad aiutare l’impresa debitrice in un’ottica di social impact e di investimenti sostenibili, che non sono solo quelli a tutela dell’ambiente. In Europa -conclude – c’è spazio: l’Action Plan di dicembre per la prima volta invita a cercare soluzioni che tutelino anche i debitori. È la prima volta che lo leggo in un documento di Bruxelles”.

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