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Acqua, j’accuse di padre Zanotelli: “Tradimento a 5 Stelle”

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“Purtroppo la politica non obbedisce più a quello che il popolo decide, ma è prigioniera dei poteri economico-finanziari”. Lo denuncia padre Alex Zanotelli ricordando che siamo ormai al decimo anniversario del Referendum sull’acqua. “Il 12-13 giugno 2011 – ricorda il missionario comboniano – ben 26 milioni di italiani avevano votato a favore della gestione pubblica dell’acqua. Ma dopo dieci anni la politica non è ancora riuscita a tradurre in legge questa decisione fondamentale del popolo italiano. In questo decennio si sono succeduti ben sette governi, di destra come di sinistra (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 1 e Conte 2) e nessuno di essi si è ricordato che il popolo italiano aveva deciso a larga maggioranza : l’acqua doveva uscire dal mercato e non si poteva fare profitto sull’acqua”.

“Purtroppo la politica non obbedisce più a quello che il popolo decide, ma è prigioniera dei poteri economico-finanziari. Questi – osserva il sacerdote- hanno capito che l’era del petrolio è finita e che si apre l’era dell’oro blu con cui potranno fare ancora più soldi. Infatti con il surriscaldamento del Pianeta, l’acqua potabile andrà sempre più scarseggiando e diventerà il bene più essenziale e quindi più appetibile. Trovo incredibile che i nostri politici non capiscano quanto sia fondamentale, in questo momento epocale, la gestione pubblica dell’acqua. Trovo altrettanto incredibile che l’unico partito, i Cinque stelle, avendo fatto dell’acqua la loro bandiera, la loro prima stella, non siano riusciti, dopo tre anni al governo, a tradurre il Referendum in Legge. Tanto più che come Presidente della Camera c’è Roberto Fico, che in un incontro con il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua , aveva detto: ‘Lego la mia presidenza della Camera all’approvazione di una legge per la gestione pubblica dell’acqua’. (Ricordo a tutti che Roberto Fico ha tanto lottato con noi a Napoli per l’acqua!)”.

“E nonostante tutto questo, – sottolinea padre Zanotelli- la legge di iniziativa popolare che aveva avuto oltre quattrocentomila firme, è ancora bloccata in Commissione Ambiente della Camera! E nonostante le pressioni del Movimento per l’acqua, i Cinque Stelle sono stati incapaci di sottrarre i poteri di controllo sull’acqua ad Arera (l’autorità che ha per fine la gestione dell’acqua nel mercato) per restituirli al Ministero dell’Ambiente”.

Padre Zanotelli si appella “ai Cinque Stelle e al PD perché al più presto portino la Legge di iniziativa popolare in Parlamento per essere votata! Potrebbe essere questo il più bel dono che questo governo potrebbe fare al popolo italiano, in un momento così grave della storia umana perché con questo disastro ecologico saranno gli impoveriti a pagarne le spese, morendo di sete. Sarebbe un bel segno per noi e per tutta l’Europa perché l’acqua è il “diritto alla vita” come afferma Papa Francesco. Mai come in questo momento, in cui ci sentiamo minacciati di morte, abbiamo bisogno di segni di Vita”.

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