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Energia dal mare: un progetto italiano per sfruttare le onde del Mediterraneo

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L’energia pulita del mar Mediterraneo verra’ presto sfruttata grazie alla tecnologia italiana Iswec, in grado di generare elettricita’ dal moto ondoso per distribuirla sull’isola di Pantelleria

L’energia pulita del mar Mediterraneo verrà presto sfruttata grazie ad una tecnologia italiana. Stiamo parlando, in pratica, del primo sistema di produzione energetica ‘made in Italy’, che porterà elettricità laddove è più difficile produrla, come ad esempio nelle isole. Il progetto, nello specifico, è stato concepito da un team di ricercatori della ‘Wave for Energy’, start up di I3P del Politecnico di Torino, con l’obiettivo di sfruttare la forza del Mediterraneo per generare energia e distribuirla sull’isola di Pantelleria.

L’energia pulita del Mediterraneo, in particolare, verrà ricavata grazie ad un’innovativa tecnologia marina denominata ‘Iswec’, ossia un impianto in grado di servirsi della frequenza delle onde del mare per produrre circa 150 MWh di elettricità all’anno, (l’equivalente del fabbisogno energetico di circa 200 famiglie). Secondo i ricercatori infatti, ‘il nostro mare, rispetto all’oceano, ha onde più piccole, ma più frequenti’, per cui si è reso necessario elaborare un modo capace di sfruttare questa caratteristica a costi competitivi.

Per produrre energia dal Mediterraneo con un basso impatto per l’ambiente, l’impianto ‘Iswec’, realizzato completamente in metallo, è stato assemblato con uno scafo stagno, chiuso, senza parti attive o mobili immerse in acqua. Questo garantisce una maggiore efficienza e un minor impatto ambientale. Inoltre, non sono presenti sostanze inquinanti a bordo e anche l’ormeggio, grazie a cui il sistema verrà fissato in mare, è stato studiato per non nuocere all’ecosistema marino. La prima fase di questo progetto, prevede quindi l’installazione della nuova tecnologia a Pantelleria tra agosto e settembre prossimo. L’impianto galleggiante, finanziato dalla Regione Piemonte, è lungo 15 metri e largo 8 per un’altezza di 5 metri, di cui quattro sono sotto l’acqua.

La produzione di energia dal mare, verrà affidata, in particolare, a due gruppi di conversione giroscopici, cioè due volani di metallo da 10 tonnellate l’uno, che si muoveranno grazie alla forza delle onde.

Con l’energia prodotta, inizialmente si farà funzionare solo un desalinizzatore per generare acqua dolce, un bene scarso e prezioso nelle isole, che verrà distribuita alla popolazione locale. Mentre ad aprile 2015, verrà successivamente attivato un secondo macchinario, (questa volta finanziato dalla Regione Sicilia), che sarà allacciato alla rete elettrica per dare energia a Pantelleria. Una soluzione, questa, che secondo gli scienziati potrebbe portare all’indipendenza energetica di Pantelleria, se unita con altre forme di energia rinnovabile. Per maggiori informazioni è possibile consultare questo sito.

(Matteo Ludovisi)

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