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La moria delle api ed il mistero di Cremona

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Una strage misteriosa si è consumata a Cremona: api bottinatrici morti

 

Un mistero. Anzi, una strage misteriosa. Le api bottinatrici, quelle che fanno la spola tra i fiori e le arnie, non sono tornate da ‘lavoro’. A lanciare un allarme che potrebbe riguardare tutti gli apicoltori della zona di Cremona e non solo è Esterina Mariotti, 52 anni, apicoltrice da sempre: le api ‘non erano in gran forma, comunque una ventina di giorni fa, con la piena fioritura della colza, era arrivato il momento della raccolta dei primi nettari. Le api lavoravano: e due giorni dopo le bottinatrici erano sparite’.

‘Il danno è grande perché oltre alle bottinatrici abbiamo perso le larve.  Il polline che portano sulle zampe è il loro nutrimento. E questa è stata una vera e propria stangata’, ha spiegato Esterina Mariotti. ‘In un alveare, nel momento del massimo lavoro che sarà tra una settimana o due, ci sono circa 100 mila api. Dopo questa strage da noi si parte con un 30% di api in meno’.

 

Cosa ha potuto provocare una strage simile? Forse qualche pesticida nuova, qualche veleno. Non sappiamo, forse qualche sostanza nuova, non era mai successo’. E così, nonostante il clima fosse dalla giusta parte, ora si dovrà fare i conti con una strage non calcolata. ‘E tutto questo è anche peggio dei furti che si ripetono, come sempre in questo primo scorcio di stagione: gli onesti si ricomprano le api, i disonesti le rubano’, concludono Esterina Mariotti e il marito Alfredo Pavesi, 60 anni e la figlia Irene, 22 anni.

gc

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