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Chi ha veramente a cuore il destino delle api?

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La sindrome dello spopolamento degli alveari miete sempre più vittime: sia i governi che i privati stanno facendo la loro parte per fermarla

 

«Se le api scompariranno, all’uomo resteranno solo quattro anni di vita», ha detto Einstein. Le api sono delle impollinatrici e come tutti gli impollinatori sono la linfa vitale del nostro ecosistema, ma negli ultimi dieci anni, la sindrome dello spopolamento degli alveari le sta facendo scomparire, in inglese è nota come Colony Collapse Disorder ed è un fenomeno iniziato nel Nord America alla fine del 2006, per poi allargarsi in Egitto, Cina, Stati Uniti, Giappone, Medio Oriente ed Europa.

Le cause che provocano la scomparsa delle colonie di api non sono ancora chiare, ci sono diverse teorie che spaziano dai cambiamenti ambientali, passando per le radiazioni causate dai telefoni cellulari e arrivando fino alla malnutrizione. Di certo, ci sono una vasta gamma di pesticidi e insetticidi che contribuiscono alla diminuzione delle api in tutto il mondo.

Ci sono state molte misure governative che recentemente si sono mosse in difesa delle api, a partire dall’Unione Europea, apripista nel 2013 con il divieto dell’uso di neonicotinoidi e ad oggi portabandiera del bee-friendly, seguita a breve distanza da Stati Uniti e Nord America, ma c’è ancora un ampio uso di sostanze chimiche in grado di danneggiare le api in tutto il mondo – in Africa, Asia, Sud America e Australia, per esempio.

 

Per quanto riguarda i progetti dei privati, si distingue la catena alberghiera di lusso Fairmont Hotel & Resorts  che ha iniziato a costruire alberghi per le api, in ben 16 dei suoi siti canadesi, fornendo il legno, i rami, e lo spazio per creare strutture a scomparti che possano essere per le api sia luogo di nidificazione che fonte di cibo. Parte del progetto per queste costruzioni è curato dalla società Burt’s Bees  e dalla no-profit Pollinator Partnership che aiutano a rendere l’habitat per le api solitarie il migliore possibile, visto che quest’ultime costituiscono il 90 per cento di tutte le specie di api e svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione di piante fiorite nelle zone rurali e urbane.

EC

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