Alberi monumentali: ancora in attesa di un censimento

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Manca ancora un censimento nazionale degli alberi monumentali. L’ultimo risale al 1982…

 

L’Italia vanta un patrimonio inestimabile fatto di alberi monumentali, grandi testimoni del tempo, da proteggere e tutelare. Eppure il primo e unico censimento nazionale, fatto dal Corpo Forestale dello Stato, risale al 1982. Una legge statale del 2013 ha stabilito la tutela e la valorizzazione omogenea di questi alberi e l’obbligo di censirli entro un anno, ma i lavori sono ancora un alto mare. ‘Si stima che solo il 15% su un totale di oltre 8mila comuni abbia adempiuto al proprio compito’, ha dichiarato all’Ansa a responsabile del monitoraggio ambientale del Corpo forestale dello stato, Angela Farina. Si spera, però, che ‘entro il 31 dicembre prossimo potremo approntare il primo elenco’.

L’intento di censire gli alberi monumentali in un anno era utopistico, perchè non aveva ‘fatto i conti con la realtà e cioè che i comuni avrebbero avuto difficoltà, per mancanza di personale, di conoscenze tecniche o per tanti altri impegni amministrativi rilevanti’. Grazie ad un decreto interministeriale del 2014 è stato previsto il supporto dei comandi regionali della Forestale. ‘La metà delle regioni ha stretto accordi con la Forestale e tutti stanno lavorando per rispettare la scadenza del 15 dicembre’, afferma Farina, così entro fine 2015 si potrà avere il primo censimento, che comunque ‘sarà aggiornato ogni anno’.

Il censimento del 1982 contava 1.255 alberi di “grande interesse ambientale e culturale” e 150 di “eccezionale valore storico o monumentale”. 

 

gc

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