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Scoprire l’Alzheimer con 20 anni di anticipo

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Un nuovo esame del sangue potrebbe aiutare a diagnosticare l’Alzheimer decine di anni prima che arrivino i sintomi

I ricercatori della School of Medicine della Washington University di St. Louis (Missouri) affermano di aver fatto progressi significativi nello sviluppo di un esame del sangue in grado di rilevare l’Alzheimer con una tempistica davvero incredibile: fino a 20 anni prima che compaiano i sintomi.

La loro speranza è che il test possa aiutare i futuri studi sperimentali, sia accelerando il processo di screening per i potenziali partecipanti alle sperimentazioni cliniche sia velocizzando il percorso verso un trattamento risolutivo per l’Alzheimer.
Attualmente, per diagnosticare questa malattia c’è bisogno di studi clinici con scansioni del cervello, esami impegnativi e costosi, mentre se sei potesse arrivare a una scoperta tramite esame del sangue le cose cambierebbero incredibilmente.

L’esame del sangue, infatti, misura i livelli di betamiloide, una proteina presente nel cervello dei pazienti con Alzheimer – attualmente questa misurazione può essere eseguita solo attraverso una costosa scansione PET.
Il test in studio non è ancora pronto per essere utilizzato sui pazienti, visto che il tasso di successo è stato solo dell’88% in una sperimentazione che ha coinvolto 158 adulti di età superiore ai 50 anni, come è stato spiegato in un documento pubblicato sulla rivista Neurology, e visto che, comunque, l’amiloide non è un predittore perfetto per la malattia, come spiega The New York Times.

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Alzheimer, betamiloide, diagnosi precoce, disturbo neurologico, livelli di betamiloide, proteina, sperimentazione clinica, test sperimentale

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