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Ebola: come avviene il contagio?

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Come avviene il contagio da Ebola tra una persona infetta ed una sana? Ecoseven.net cerca di fare chiarezza sulle varie modalita’ di trasmissione del virus, sfatando anche alcuni miti che potrebbero generare dell’inutile panico

L’Ebola, come ormai sappiamo, è un virus in grado di provocare una malattia spesso fatale per l’uomo. Proprio per questo motivo è stato utile spiegare in precedenza come si manifesta il virus e quali sono le fasi sintomatiche che caratterizzano questa grave patologia. Cerchiamo ora di chiarire in che modo avviene il contagio da Ebola tra una persona infetta ed una sana, sfatando però anche alcuni ‘miti’ sulla trasmissione della malattia che potrebbero generare dell’inutile panico.

Modalità di contagio attraverso trasporto:

• Trasporto via mare. La malattia si manifesta con sintomi molto severi che rendono improbabile uno spostamento intercontinentale. Tenuto conto della rapida incubazione (mediamente circa 7 giorni, più in generale da 2 fino a 21), l’ipotesi che l’infezione possa giungere via mare con persone che, partite dalle zone interessate dall’epidemia, abbiano attraversato il nord Africa via terra per poi imbarcarsi verso l’Europa o altri Paesi, è quindi priva di fondamento.

• Trasporto aereo. Il volo diretto rappresenterebbe invece l’unica possibilità affinché un paziente possa giungere in Europa partendo da uno dei Paesi dell’Africa occidentale attualmente coinvolti nell’epidemia. Nonostante questo, anche questa eventualità resta poco probabile (anche se non impossibile) per via soprattutto di una forte intensificazione della sorveglianza sanitaria agli aeroporti. Di non poco conto è anche il ‘fattore lontananza’ tra i focolai epidemici, le vie di comunicazione internazionali, terrestri ed aeree e gli stessi aeroporti intercontinentali.

 

 

Modalità di contagio da persona a persona:

• Contagio in assenza di sintomi. Questo tipo di trasmissione può avvenire anche nel caso in cui una persona abbia appena contratto l’Ebola, ossia durante il periodo di incubazione del virus, senza la manifestazione di alcuna sintomatologia iniziale. Anche se in precedenza abbiamo affermato che, generalmente, il periodo di incubazione (da 2 fino ad un massimo di 21 giorni) venga considerato come un lasso di tempo ‘neutrale’ per ciò che riguarda eventuali trasmissioni della malattia ad altre persone, esistono tuttavia alcune eccezioni. Le donazioni di sangue o il trapianto di organi da pazienti con il virus Ebola in incubazione a ‘soggetti’ sani, rientra appunto tra queste ‘anomalie’. E’ quanto ha dichiarato recentemente lo stesso Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc) agli stati membri Ue. E’ chiaro come questo aspetto, in particolare, evidenzi un rischio di sanità pubblica al livello mondiale che dovrà essere tenuto sotto stretto controllo.

• Contagio in presenza di sintomi. Questo tipo di trasmissione avviene nel momento in cui le persone infette cominciano a sviluppare i primi sintomi dopo il periodo di incubazione dell’Ebola. La trasmissione, in questo caso, può avvenire attraverso un contatto diretto con fluidi e secrezioni della persona infetta, tra cui: sangue, sudore, saliva, feci, urina, vomito ed altri fluidi corporei). Lo stesso tipo di contagio, può inoltre avvenire entrando in contatto diretto con una persona appena deceduta a causa del virus.

• Contagio in presenza di sintomi  o dopo il decesso. Questo tipo di trasmissione avviene quando si entra in contatto con oggetti (aghi o indumenti in generale) che sono stati contaminati con secrezioni infette di persone ancora in vita o appena decedute a causa dell’Ebola. Durante i focolai (ossia le piccole epidemie) la malattia può diffondersi rapidamente anche all’interno di presidi sanitari (ad esempio cliniche ed ospedali) se il personale non indossa un adeguato equipaggiamento protettivo come maschere, camici e guanti. I centri medici in Africa sono spesso così poveri che devono riutilizzare aghi e siringhe ed alcune delle peggiori epidemie di Ebola si sono verificate a causa del mancato rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria.

Contagio attraverso rapporti sessuali. La contagiosità perdura finché sangue, secrezioni, organi o seme contengono il virus: l’Ebola può infatti rimanere nei fluidi corporei fino a 40 giorni (per un massimo di 90 gg) dopo l’insorgenza della malattia e la trasmissione attraverso i rapporti sessuali è stata accertata anche fino a 7 settimane dopo la guarigione clinica.

Miti da sfatare sul contagio da Ebola:

• Il virus Ebola non si trasmette bevendo la stessa acqua o respirando la stessa aria. Come abbiamo detto, negli esseri umani il contagio richiede il contatto diretto con i fluidi corporei, sangue e secrezioni.

• Non c’è alcuna prova che il virus Ebola possa essere diffuso tramite punture di insetti. 

• Non c’è alcuna prova che il virus Ebola si possa trasmettere da tutte le specie animali all’uomo e viceversa. Bisogna comunque stare attenti ad entrare in contatto con eventuali fluidi corporei di un animale ritenuto ‘infetto’. Il virus infatti potrebbe essere trasmesso all’uomo per esposizione al sangue: la macellazione od il consumo di animali ritenuti ‘infetti’ potrebbe diffondere il virus. Anche se non esistono prove scientifiche certe, alcuni scienziati che hanno operato su animali ‘infetti’, come parte della loro ricerca, hanno contratto il virus.

(ml)

 

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