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Un’ora d’aria/3 Anche le navi inquinano, e non poco

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Continua la nostra serie ‘Un’ora d’aria’. E oggi vogliamo parlarvi dell’altra mobilita’, quella marittima. Le navi inquinano molto di piu’ rispetto a un treno

Un’ora d’aria è il titolo che abbiamo dato alla serie dedicata all’inquinamento dell’aria e allo smog. Oggi andiamo per mare, è il caso di dire. Parliamo dell’altra mobilità, quella che ogni giorno attraversa mari e oceani della Terra. Sì, perché anche le navi inquinano. E non poco. Basti pensare che nella solo laguna Veneta ogni anno vengono sfornate dalle navi settantamila tonnellate l’anno di biossido di carbonio disperso nell’aria, mille tonnellate di ossido di azoto e zolfo, idrocarburi e polveri, onde elettromagnetiche pericolose, sedimenti che se ne vanno in mare. E questi sono soltanto dei dati contenuti nel dossier ‘Grandi Navi in laguna’, distribuito gli ultimi giorni del 2011 dall’associazione Ambiente Venezia, che fanno riferimento ad un piccolo angolo di mare.

Guardando all’intera mobilità marittima mondiale, si ipotizza che le emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto delle navi, entro la fine del decennio, arriveranno a superare le emissioni derivanti da fonti terrestri. Una prospettiva certamente non bella. Ad inquinare sono anche le belle e comode navi da crociera, che non è certamente la forma più ecologica di trasporto. In media, le ciminiere delle navi da crociera rilasciano nell’ambiente emissioni di carbonio tre volte superiori ad aerei, treni e traghetti passeggeri. Carnival Corporation, una società che comprende 11 compagnie di crociera, lo scorso anno ha dichiarato nella sua relazione annuale sull’ambiente che le sue navi, in media, rilasciano 712 kg di CO2 per chilometro, ovvero 401 grammi di CO2 per passeggero ad ogni chilometro, un dato 36 volte superiore a quello di un passeggero che viaggia sull’Eurostar.

È per questo che l’Unione europea, ha pensato di mettere al voto una nuova normativa  volta a combattere l’inquinamento prodotto in mare e a ridurre la presenza di zolfo nei carburanti delle navi.

Entro il 2020, si vorrebbe portare la quantità di zolfo massimo consentito nei combustibili dall’attuale 0,5% allo 0,1%. Il voto definitivo che farà diventare legge la bozza della normativa è previsto entro maggio, ed inizia ad ottenere i primi consensi. La norma, se approvata, contribuirà a contrastare gli inquinanti atmosferici provenienti dalle navi che sono ogni anno causa di 50.000 morti premature in Europa. Nell’atmosfera gli ossidi di zolfo e di azoto, infatti, danno luogo ad un inquinamento dell’aria nocivo per la salute dell’uomo. Ma, diciamocela tutta, inquineranno meno, ma inquineranno comunque.

(GC)

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