Speciale elezioni/ Graziano (Pd): tutela del territorio interesse prioritario

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Per Stefano Graziano, candidato del Pd, la messa in sicurezza del suolo italiano significa sviluppo non solo economico, ma anche sociale e culturale

Puntare sulla green economy e inserire tra le priorità della propria agenda la sicurezza del territorio italiano: è questa la volontà di Stefano Graziano e del Pd, il partito con cui è candidato alle elezioni politiche 2013. Secondo l’onorevole Graziano, infatti, ‘la tutela e la sicurezza del territorio italiano rappresentano un interesse prioritario per il nostro Paese’. Leggi l’intervista


Quanto è importante il rispetto dell’ambiente nel programma politico del Suo partito?

Nel Partito Democratico il rispetto dell’ambiente è da sempre al centro dell’agenda politica e di governo. Lo è oggi nel programma de “L’Italia Giusta” con cui il candidato premier, Pierluigi Bersani si appresta a governare il nostro Paese. La strada per il futuro si fonda anche sulla conoscenza, sulla ricerca, sull’innovazione connesse al tema ambientale. E questa attenzione alle politiche ambientali ha segnato e segna ancora fortemente la distanza tra il Partito Democratico e il centrodestra.


Quanto conta il settore green nell’economia?

L’economia verde è una prospettiva importante per la nostra economia e ben si concilia con il sistema industriale italiano. Essa si incrocia con la qualità, la coesione sociale, il territorio come fattori chiave per rendere competitive le nostre imprese. Il ruolo di punta del settore green nell’economia si innesta, con consapevolezza e responsabilità, nel dibattito attuale sul rilancio dell’economia. Non si tratta soltanto di valorizzare i settori legati alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico, all’edilizia di qualità, al trasporto a basso impatto, alla produzione di beni a minor impatto ambientale. La trasversalità della green economy consente che si possa e si debba scommettere anche sull’innovazione, sulla ricerca, sulla conoscenza. Il suo contributo al tema dell’occupazione e le sue potenzialità per la creazione di nuovi posti di lavoro sono evidenti.

 

Come affrontare il problema del rischio idrogeologico?

La tutela e la sicurezza del territorio italiano rappresentano un interesse prioritario per il nostro Paese. La sua fragilità necessita di essere affrontata perseguendo un’azione programmatica non limitata a esigenze di sicurezza, ecologiche ed economiche, ma finalizzata anche a cambiare un modello di sviluppo, che compia scelte consapevoli di destinazione e di uso del territorio, e ad affermare un approccio culturale diverso, che privilegi la logica della prevenzione rispetto a quella della gestione dell’emergenza. Nello specifico: contrastare l’abusivismo edilizio, frenare il consumo del suolo, contrastare il ricorso a condoni edilizi, riorganizzare il sistema di responsabilità e di competenze (le cui sovrapposizioni e incongruenze complicano il quadro e allungano i tempi di intervento), sostenere un piano di manutenzione diffusa del territorio, prevedere, in funzione preventiva, risorse economiche stabili, utilizzabili in tempi certi nell’ambito di una gestione ordinaria delle procedure, salvaguardando risorse già destinate a interventi di prevenzione del rischio idrogeologico.

 

Agricoltura: reputa il settore fondamentale per la crescita? E se sì, perché?

L’agricoltura è un settore fondamentale per la crescita del Paese. Nell’agricoltura il nostro Paese vanta una produzione di qualità legata al territorio e, nelle graduatorie dei prodotti certificati, l’Italia è ben posizionata nel contesto europeo. Il valore dell’export, nonostante la contrazione dei consumi degli ultimi anni, resta molto elevato. Per questo occorre favorire imprese ed economie che si basano sul nostro patrimonio ambientale e puntano su prodotti agricoli di qualità legati al territorio. Inoltre, il ruolo multifunzionale dell’agricoltura fa sì che per essa si possa anche agire sulla tutela del territorio, promuovere la salvaguardia dell’ambiente, incentivare una corretta gestione agronomica dei territori, promuovere la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.

 

Energie: rinnovabili o fonti fossili? Perché? 

Fonti rinnovabili. Le fonti rinnovabili impattano significativamente su settori trainanti dell’economia italiana e fondamentali per la sua crescita. Le sfide climatiche stanno spingendo molti settori del Made in Italy tradizionale a puntare sull’eco-compatibilità (meccanica, automotive, ceramica, tessile, legno-arredamento, ecc..). Inoltre, il mercato delle energie rinnovabili è uno dei protagonisti dell’occupazione green (edilizia, in particolare). Questo rende evidente promuovere nuove imprese che operino nella produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, nella produzione di materiali per l’efficienza energetica.

 

Avete pensato a come potreste promuovere la diffusione dell’auto elettrica? E l’uso della bicicletta?

Su questi temi occorre rilanciare un progetto di politica industriale che si basi su politiche di sviluppo della green economy nei principali settori manifatturieri, compreso quello dell’industria dell’auto e della mobilità sostenibile. E’ importante sostenere la ricerca e l’innovazione dell’industria automobilistica per le auto ecologiche e promuovere l’uso della bicicletta, favorendo l’intera filiera – costruttori, riparatori, noleggio, turismo – nonché misure di car-sharing e di bike-sharing e la realizzazione di piste ciclabili.

 

Ci dice un Suo comportamento eco che assume abitualmente nella vita di tutti i giorni?

In casa, effettuo la raccolta differenziata e utilizzo lampadine a basso consumo. In ufficio, privilegio l’uso della posta elettronica, stampo su entrambe le facciate di ogni foglio e riutilizzo i fogli di carta stampati solo da un lato per note o appunti.

 

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