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Natale: abeti veri in sei milioni di case. Cosa fare dopo l’uso?

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Per questo Natale 2013 saranno venduti sei milioni di abeti veri.  Dopo l’uso possiamo piantarli nel giardino o metterli in vaso per utilizzarli il prossimo anno

 

Nonostante la crisi, sono tante le famiglie che non rinunceranno all’albero di Natale. E per questa festività saranno venduti sei milioni di abeti. O, almeno, a tanto ammontano le stime degli alberi che verranno commercializzati in questo periodo, con un giro di affari dell’ordine dei 150 milioni di euro. Cosa fare di tutti questi alberi dopo l’Epifania? Ce lo dice il Corpo forestale dello Stato, che ha stilato una serie di consigli.

Ma partiamo con il dire che acquistare un albero di Natale vero non significa fare una scelta anti-ecologica. Secondo gli esperti di Pefc Italia, il sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile, l’abete di plastica ha un impatto ambientale maggiore perché la plastica deriva dal petrolio e quindi ha costi ambientali e di smaltimento elevati. Inoltre gli abeti di origine italiana presenti sul mercato natalizio derivano per circa il 90% da coltivazioni specializzate, cioè da piantagioni di alberi create per questo scopo, che occupano stagionalmente oltre mille piccole aziende agricole in Italia. Per capire se la nostra scelta è eco basta controllare il tagliando dell’albero per sincerarsi che provenga da boschi gestiti in modo sostenibile.

 

Acquistato un abete vero, perché la nostra scelta sia veramente sostenibile, poi, bisognerà ‘liberarsi’ dell’albero in modo eco: niente cassonetti stradali (è una pratica vietata e sottoposta a sanzioni pecuniarie). Gli abeti con le radici e ancora vivi possono andare all’esterno, su balconi o giardini, tenendo comunque a mente che si tratta di piante che possono raggiungere anche i 20 metri e che per sopravvivere necessitano di condizioni climatiche adatte, in genere molto fresche. Gli abeti sono infatti specie di montagna di norma incapaci di sopravvivere in climi caldi. Si potrebbe piantarlo in un caso e utilizzarlo all’occorrenza oppure potrà essere consegnato nei centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai Comuni.

gc

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